Import gas Italia: a fine agosto 2 mld di mc in più del 2021, ma quasi 8 in meno dalla Russia

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Tra gennaio e agosto 2022 la domanda di gas è diminuita dell'1,8% sullo stesso periodo 2021, cioè di soli 864 milioni di mc. Da Mar del Nord, TAP, GNL e Algeria sono arrivati circa 10 mld di mc in più dello scorso anno.

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Dai dati ufficiali di fine agosto 2022, pubblicati dal Ministero della Transizione Ecologica (DGIS), si può vedere la domanda di gas quest’anno (gennaio-agosto) si è ridotta di appena l’1,8% sullo stesso periodo 2021, cioè di 864 milioni di mc.

Come prevedibile le importazioni dalla Russia sono calate fortemente: finora abbiamo importato 7,7 miliardi di mc in meno rispetto al 2021 (-40%). A fine agosto l’import di metano dalla Russia era pari al 23,2% di tutto quello importato (a fine 2021 rappresentava il 39,9% dell’import e il 38,2 della domanda nazionale).

Il nostro paese ha aumentato le importazioni, ma anche le sue esportazioni di gas.

A fronte del minor flusso di gas dalla Russia il nostro import da altri paesi e fornitori è aumentato del 3,9%, cioè +1,9 mld di mc. Vediamo da chi.

Dai giacimenti del Mare del Nord (+4,7 mld mc), dall’Azerbaijan (dal TAP) con +2,6 mld di mc e dal GNL arrivato ai rigassificatori (+1,9 mld mc, cioè +26,4% sul 2021 nel periodo). Dall’Algeria, che oggi è il più importante fornitore e dovrebbe esserlo ancora di più nei prossimi mesi, è arrivato solo 1 mld di mc in più (in totale finora 15,2 mld di mc).

Quindi sono arrivati 10,2 mld di mc in più da queste fonti in confronto al periodo gennaio-agosto 2021, ma ovviamente ai prezzi elevatissimi di questi mesi.

Sempre in ambito di importazioni, si conferma invece il calo del gas dalla Libia: solo 1,5 mld di mc contro i 2,2 del 2021.

Per quanto riguarda l’export di gas dall’Italia, dai dati del MiTE si evidenzia un aumento del 238% sul 2021: 1,6 mld di metri cubi sono andati all’estero (cioè un po’ meno della differenza tra quanto importato da Nord Europa, Tap, rigassificatori, Algeria e quanto è diminuito dalla Russia).

La produzione nazionale si attesta a 2,2 mld di mc, più o meno come lo scorso anno; rappresenterebbe il 4,6% della domanda nazionale.

Aumentano, ma meno degli scorsi mesi, le scorte. Sugli stoccaggi intanto possiamo dire che è stato raggiunto l’obiettivo del 90% (dato del 28 settembre), in linea con gli anni passati.

Ricordiamo tuttavia che i nostri stoccaggi riempiti al 90% contengono al massimo a 15-16 mld mc, mentre i consumi di gas nella stagione termica invernale (es. novembre-febbraio) sono, secondo una media degli ultimi anni, più del doppio (33 mld mc) (vedi Quanto gas consumiamo ogni mese in Italia? Ecco perché l’inverno è a forte rischio).

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