Il biometano può arrivare al 40% del gas nei trasporti in Europa

Le prospettive al 2030 in un documento pubblicato dalle associazioni del settore.

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Il biometano ha un vasto potenziale di utilizzo nel settore europeo dei trasporti, tanto che nel 2030 potrebbe rappresentare il 40% del metano per autotrazione (CNG: compressed natural gas) consumato dall’intera flotta di veicoli tra automobili, camion e autobus (oggi il biometano vale il 17% circa del gas-mix per autotrazione a livello Ue).

Questo è il dato principale pubblicato in una nuova brochure di due lobby del settore, EBA (European Biogas Association) e NGVA Europe (Natural & bio Gas Vehicle Association), che in particolare promuovono l’uso di gas di origine “verde” nei trasporti.

Nel documento, si spiega che questa crescita del biometano dovrà essere accompagnata da un’espansione della rete di stazioni per il rifornimento di metano e gas naturale liquefatto (Gnl), per un totale di circa 12.000 stazioni disponibili nel 2030 (oggi sono poco più di 4.000).

Le associazioni tengono a rimarcare che veicoli e infrastrutture esistenti per il metano e il Gnl sono pienamente compatibili con le versioni “bio” dei rispettivi carburanti, cioè il biometano e il bio-Gnl.

Inoltre, evidenzia il documento, la produzione locale di combustibili puliti può contribuire alla transizione verso l’economia circolare, grazie al riutilizzo di scarti agroforestali, rifiuti organici e sottoprodotti agricoli per produrre energia rinnovabile da impiegare poi nei trasporti.

eba
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