Idrogeno verde, la competitività è in vista

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Entro il 2030 in almeno cinque mercati l’H2 da rinnovabili da nuovi impianti costerà meno di quello da fonti fossili in impianti esistenti. Lo prevede Bnef.

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Nel corso del 2023 inflazione e tassi di interesse al rialzo hanno fatto salire anche i costi dell’idrogeno verde. Ma nei prossimi anni le cose cambieranno: l’H2 da rinnovabili sarà conveniente rispetto a quello da fossili con cattura della CO2, e addirittura rispetto a quello da metano senza CCS in impianti già esistenti.

Entro il 2030, in almeno 5 mercati, l’H2 verde prodotto in nuovi elettrolizzatori sarà competitivo con quello grigio, da metano o scarti di processi industriali senza CCS, prodotto in impianti esistenti; entro il 2035, il sorpasso sarà avvenuto nel 90% dei mercati.

La previsione, che assume uno scenario ottimistico sul calo dei prezzi degli elettrolizzatori, arriva da un report di Bloomberg New Energy Finance (Bnef) pubblicato a fine luglio.

Ad oggi, si spiega, il calo dei prezzi del gas fossile, fa sì che l’H2 blu (da metano con cattura della CO2) rimanga ancora l’opzione a basse emissioni di carbonio più competitiva. Il costo medio livellato (LCOH2) dell’idrogeno blu, infatti, è al momento inferiore del 59% rispetto all’idrogeno verde, per i progetti finanziati nel 2023.

I nuovi progetti di idrogeno green non hanno ovviamente beneficiato del calo del prezzo del metano, mentre hanno accusato il colpo dei rincari nel costo del denaro. In India, ad esempio, l’LCOH2 di un nuovo impianto di idrogeno verde è cresciuto del 49% dalla seconda metà del 2022.

Tuttavia, secondo Bnef, il sorpasso dell’idrogeno da rinnovabili su quello blu avverrà tra 1 a 3 anni prima di quanto previsto in precedenza in tutti i mercati modellizzati. Il nuovo idrogeno verde sarà più economico del nuovo H2 blu entro il 2028 in Cina ed entro il 2033 anche in Europa.

Entro il 2035, l’H2 verde sarà più competitivo anche di quello grigio in oltre il 90% dei mercati. Entro il 2030, costruire un nuovo impianto di H2 da Fer sarà più economico che continuare a gestire un impianto di idrogeno grigio già esistente in Brasile, Cina, Svezia, Spagna e India.

L’LCOH2 più basso al 2023, pari a 1,47 $/kg, secondo la previsione si otterrà in Brasile, utilizzando elettricità da eolico a terra ed elettrolizzatori alcalini occidentali.

Entro il 2050, il costo livellato dell’H2 verde di nuova costruzione sarà inferiore al costo marginale dell’H2 grigio degli impianti esistenti, in tutti i mercati modellizzati.

Le previsioni di Bnef, affermano gli analisti, sono state aggiornate tenendo conto del diverso costo del capitale nelle varie regioni e dei tempi di costruzione più lunghi di quanto assunto in precedenza.

In particolare, si sono allungati i tempi stimati per realizzare gli impianti Fer e anche la durata dei lavori per costruire gli elettrolizzatori per l’idrogeno è stata estesa a due anni in tutte le aree, ad eccezione della Cina, per riflettere meglio la situazione reale di mercato.

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