Il fotovoltaico mobile cresce di potenza: ci sono container da 140 kW

CATEGORIE:

Le soluzioni di due aziende austriache per richieste temporanee di tutti i tipi, dalla ricostruzione dopo catastrofi naturali alla generazione elettrica per eventi culturali, impianti di risalita, attività minerarie.

ADV
image_pdfimage_print

È da molti anni ormai che sono in commercio sistemi fotovoltaici portatili o mobili, pensati soprattutto per alimentare piccoli carichi in campeggio, in barca o in altre applicazioni in ambienti remoti.

La loro potenza spesso si limita a qualche decina o centinaio di Watt, con moduli da collegare in serie o in parallelo se si vuole superare la soglia di 1 kWp.

Di fotovoltaico mobile si comincia a parlare di più anche in ambito accademico e governativo, relativamente al suo ruolo nello stato di preparazione delle istituzioni ai disastri e nei successivi sforzi di ricostruzione dopo catastrofi naturali o sciagure umanitarie.

Finora, però, in base a quello che siamo riusciti a trovare, non ci risulta che siano disponibili in commercio soluzioni fotovoltaiche mobili di taglia più grande, facilmente dislocabili, di rapido dispiegamento e pronte all’uso, capaci di soddisfare esigenze di decine o centinaia di persone contemporaneamente.

Fa eccezione, per quanto ci risulta, un progetto australiano che in passato ha realizzato una soluzione modulare di fotovoltaico mobile. L’iniziativa però risale al 2018 e i sistemi fotovoltaici mobili presenti in un container da 20 piedi sviluppavano al massimo 2,17 kWp. Bisognava quindi utilizzare molti container per potenze maggiori, con un uso dello spazio e soluzioni di montaggio non particolarmente efficienti.

A distanza di oltre sei anni da quella esperienza, l’apparente carenza di offerta nel segmento del fotovoltaico mobile di “grande taglia” comincia ad essere riempita con soluzioni più innovative ed efficaci, provenienti soprattutto dall’Austria.

Sono infatti austriache due aziende specializzate in questo settore: SolarCont, nata nel 2022 dalla collaborazione fra Hilber Solar e Gföllner Fahrzeugbau und Containertechnik, e Alumero, società specializzata in componenti di metallo e alluminio, anche per il fotovoltaico, che ha dato vita a SolarFold.

FV con potenza da 140 kW

Il prodotto sviluppato da SolarCont è un “container fotovoltaico”, delle tipiche dimensioni di 20 piedi, cioè sei metri, che accoglie al suo interno un impianto pre-montato, pre-cablato e dotato di inverter. I moduli vengono poi collegati all’inverter durante la prima installazione. Qui sotto le caratteristiche del container, trasportabile come qualunque container su camion, treno o nave.

Dalle pareti collassabili del container si “srotola” lungo dei binari un “pacchetto” di 240 moduli monocristallini, ciascuno attualmente con una potenza di circa 583 Wp, conservati in posizione verticale all’interno del container; si dispiegano con un orientamento tipo “est-ovest”, per complessivi 140 kWp.

In questa configurazione standard, l’impianto è lungo 120 metri, con un doppio orientamento “a capanna” e un’inclinazione dei moduli di circa 20°; occupa una superficie di 720 metri quadrati, è pronto a funzionare in cinque ore, senza che rimangano strutture del container a fare ombre sui moduli.

Per mettere in funzione il container solare sono necessari almeno 3-4 montatori e un gruista, con i moduli che vengono aperti e ripiegati elettricamente tramite un sistema di trasporto automatico, informa la società.

Una struttura di appoggio robusta e abbastanza pesante offre “una protezione sufficiente contro il sollevamento o lo spostamento anche senza fondazione. In caso di carichi di vento più elevati è possibile posizionare facilmente delle zavorre sul sistema di binari secondo necessità. Per proteggersi da carichi di vento molto elevati, si consiglia di fissare il contenitore solare su fondazioni in cemento”, si spiega.

In casi estremi, i moduli dell’impianto possono essere ripiegati rapidamente dentro il container, per renderlo compatibile con qualsiasi situazione meteorologica, secondo l’azienda.

Capacità produttiva, costi e tempi di consegna

SolarCont ha iniziato a sfornare il suo “solar container” per la vendita solo questa estate, dopo vari mesi passati a sviluppare e testare sia il container che il pacchetto fotovoltaico.

Si tratta di una produzione ancora abbastanza limitata, perché attualmente l’azienda austriaca riesce ad assemblare solo tre container fotovoltaici al mese, ha detto a QualEnergia.it Dominik Weissenecker, assistente esecutivo della società.

“I prezzi variano da 135mila a 145mila euro a container, quindi circa 1.000 euro al kWp”, ha aggiunto Weissenecker.

I tempi di consegna variano a seconda del numero di container ordinati. “Per un solo container ci vogliono circa tre mesi, mentre per una decina bastano circa sei mesi”, ha detto il funzionario della società, che spera di poter potenziare la produzione nel corso dei prossimi mesi, se la soluzione avrà successo.

Attualmente, SolarCont usa moduli di Suntech Power, mentre la marca degli inverter può variare, a seconda delle disponibilità.

All’impianto può essere abbinato anche un sistema di accumulo, che per il momento non fa parte del pacchetto, ma che la società si sta adoperando per offrire in futuro nell’ambito di un’unica soluzione. Il container fotovoltaico può inoltre funzionare sia in modalità collegata alla rete che ad isola.

Altre caratteristiche

Le applicazioni possibili sono molteplici, sia di breve termine, come per gli eventi culturali, che di più lungo termine, come l’alimentazione invernale di un impianto di risalita per gli sciatori, per ridurre il consumo di gasolio nell’attività mineraria o per attività militari e della protezione civile.

“Considerando un consumo medio di elettricità di 4.000 kWh all’anno per una famiglia di 4 persone e una località nel sud della Germania, il container solare può fornire elettricità rispettosa del clima a circa 32 famiglie. In una località dell’Europa meridionale, a causa dell’elevato irraggiamento solare, possono alimentarsi anche fino a 50 famiglie”, ha indicato l’azienda.

In collaborazione con Allianz, SolarCont offre un’assicurazione sull’impianto, anche quando si utilizza il contenitore solare al di fuori di un ambiente controllato, e un contratto di manutenzione. Il container può essere acquistato anche in leasing.

Alumero e SolarFold

SolarFold assomiglia molto al container solare di SolarCont per soluzioni e caratteristiche tecniche. Attualmente, la società pubblicizza un sistema containerizzato da 200 moduli fotovoltaici per una potenza complessiva di 134 kWp. Il sistema si srotola elettricamente in maniera sostanzialmente analoga alla precedente.

A differenza di SolarCont, però, la soluzione di Alumero è già predisposta per un sistema di accumulo da 160 kWh agli ioni di litio, con le batterie e l’elettronica di potenza ospitati in un container separato. Si possono poi abbinare tre SolarFold con uno storage da 240 kWh o cinque SolarFold con 480 kWh di batterie.

Un’altra differenza rispetto al concorrente, è che per SolarFold è necessario un ancoraggio stabile al suolo per garantire che la sottostruttura di circa 120 metri sia posizionata in modo rapido e sicuro.

L’azienda offre un sistema di ancoraggio a terra, in attesa di brevetto, che può essere usato in una vasta gamma di terreni. Un laser incorporato nel sistema e un apposito nastro di misurazione consentono di segnare e praticare rapidamente i fori, dove poi vengono avvitati gli ancoraggi.

Come per SolarFold, anche in questo caso, il sistema può essere collegato alla rete pubblica o funzionare ad isola.

ADV
×