C’è tempo fino al 30 novembre 2019 per rettificare i dati e accedere all’ecobonus, cioè le detrazioni fiscali per i lavori di risparmio energetico negli edifici esistenti completati nel 2018. Sarà possibile farlo accedendo al sito d’invio 2018.
A precisarlo è l’ENEA, che ha corretto quanto precedentemente indicato nell’ultimo aggiornamento delle Faq, che indicava come data limite quella del 31 ottobre.
Nella risposta a un contribuente, l’Agenzia Nazionale ha inoltre ricordato che “i documenti per i quali non si è ricevuto il codice CPID risultano ancora in lavorazione e quindi non inviate all’ENEA”.
Infine, chiarisce l’Enea, non è necessario rettificare la documentazione qualora sia stato indicato un nominativo diverso dall’intestatario del bonifico o della fattura o non sia stato indicato che possono beneficiare dell’agevolazione più contribuenti.
Nella stessa risposta l’Agenzia ha poi chiarito che:
- per i lavori completati entro il 31/12/2017, per quanto non sia più possibile modificare la richiesta già inviata, la Circolare dell’AdE n.20/E del 13/5/2011 riconosce il diritto del contribuente a fruire della detrazione anche per quelle spese che erroneamente non siano state riportate nella stessa, purché l’importo delle spese sostenute sia stato indicato correttamente nelle relative dichiarazioni dei redditi e tali spese, in sede di controllo formale, risultino opportunamente documentate;
- per i lavori completati dal 2009 in poi, in base alla Circolare dell’Ad E n.21/E del 23 Aprile 2010, è possibile modificare la documentazione già inviata anche oltre il limite dei 90 giorni dalla fine dei lavori, purché, come riporta la Risoluzione dell’Ad E n.4/E del 27 Maggio 2010, tali modifiche avvengano entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. E quindi per quanto sopra.
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