Superbonus e altre agevolazioni fiscali per i lavori edilizi, sconto in fattura e cessione del credito, abitazione principale e limiti alla detrazione.
Tutti i chiarimenti su questi temi, aggiornati alle più recenti novità normative, si trovano nella guida pratica su immobili e bonus fiscali, pubblicata dal Consiglio nazionale del Notariato in collaborazione con le associazioni dei consumatori.
L’edizione di gennaio 2025 del documento (link in basso), ricorda che le ultime modifiche alle norme sui bonus fiscali per la rigenerazione del patrimonio immobiliare sono quelle dettate dalla manovra finanziaria per il 2025 (legge 207/2024).
Le principali novità sui bonus edilizi nel 2025
Si tratta, evidenzia la guida, “di modifiche particolarmente rilevanti e significative che hanno investito tutti i bonus vigenti” (si veda anche Bonus edilizi, le novità in vigore nel 2025).
In particolare, il Superbonus ha visto una riduzione notevole del suo ambito applicativo, ora limitato a determinati soggetti (condomini, mini-condomini, Onlus, AdV, ApS), con aliquota ridotta al 65% per quest’anno.
Inoltre, si è stabilito che il Superbonus del 65% spetta per le spese sostenute nel 2025, solo se relative a interventi per i quali alla data del 15 ottobre 2024 risulti:
- presentata la Cilas se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
- adottata la deliberazione dell’assemblea del condominio che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la Cilas se gli interventi sono effettuati dai condomini;
- presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Inoltre, con la legge 207/2024 si è giunti a omogeneizzare le aliquote applicabili.
Ora ci sono aliquote uguali per Bonus casa, Ecobonus e Sismabonus (prima erano differenziate in base al tipo di intervento): 50% di detrazione in caso di interventi sull’abitazione principale o 36% negli altri casi, per poi scendere a 36%-30% nel 2026 e 2027.
La guida fornisce anche un importante chiarimento su cosa si intende per abitazione principale ai fini delle detrazioni, richiamando la definizione dettata dall’art. 10, comma 3-bis del Tuir (DPR. 917/1986):
“Per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente. Non si tiene conto della variazione della dimora abituale se dipendente da ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, a condizione che l’unità immobiliare non risulti locata”.
- Guida Notariato (pdf)