Draghi contro il Superbonus: “ha triplicato i prezzi degli interventi”

Il premier ha criticato la maxi detrazione del 110% durante la plenaria del Parlamento Ue. Le reazioni del M5S.

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Un nuovo attacco contro il Superbonus è arrivato direttamente dal premier Mario Draghi durante il suo intervento di ieri alla plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo.

Dopo aver precisato che il suo “è nato come un governo ecologico” e che “fa del clima e della transizione digitale i suoi pilastri più importanti”, Draghi ha però sottolineato che “non siamo d’accordo su tutto, sul bonus del 110% non lo siamo, perché il costo di efficientamento è più che triplicato e i prezzi degli investimenti per attuare le ristrutturazioni sono triplicati, perché toglie la trattativa sul prezzo” .

“Poi, le cose vanno avanti in Parlamento, il governo ha fatto quel che poteva e il nostro ministro [Roberto Cingolani del MiTE, ndr.] è molto bravo”, ha aggiunto il premier, rimarcando così i diversi orientamenti emersi tra Palazzo Chigi e Parlamento in merito al Superbonus e alla sua applicazione.

A più riprese, infatti, il governo ha cercato di frenare la possibilità di utilizzare la maxi detrazione del 110% in edilizia, ad esempio con provvedimenti per limitare le cessioni dei crediti fiscali.

E ciò ha portato a una continua altalena di misure spesso contraddittorie tra loro.

Intanto nel nuovo decreto Energia, approvato lunedì 2 maggio, è arrivata un’altra correzione proprio per il Superbonus: il termine per completare almeno il 30% dei lavori per gli interventi sulle case unifamiliari e poter così utilizzare il 110% per tutto il 2022, è stato posticipato dal 30 giugno al 30 settembre 2022.

Alle critiche di Draghi hanno risposto diversi esponenti M5S, da sempre tra i maggiori sostenitori del Superbonus.

Riccardo Fraccaro, su Facebook, ricorda a Draghi che “il Superbonus è espressione della volontà parlamentare di tutte le forze politiche, e per questo, anche se il suo giudizio personale è negativo, non può boicottare una misura che peraltro in più occasioni ha ricevuto lodi dalla stessa Unione Europea” (neretti nostri).

Mentre i senatori M5s in commissione Industria (Gianni Girotto, Cristiano Anastasi, Marco Croatti, Gabriele Lanzi e Sergio Vaccaro), in una nota affermano che il Superbonus “nel 2021 ha contribuito in maniera decisiva a quel +6,6% del Pil di cui ha giovato in primis proprio il premier. Un’incidenza, quella del Superbonus al 110%, confermata da decine di analisi e di studi, che hanno portato commissari europei come Timmermans e Simson ad evidenziarne la portata innovativa“.

Si veda anche: Tutto sul Superbonus 110%, la raccolta di QualEnergia.it

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