Lo scorso marzo la domanda di energia elettrica è tornata sui livelli del 2019. I consumi si sono attestati intorno a 26,6 TWh, con un incremento di quasi il 12% su marzo 2020.
Il confronto con marzo 2020 va valutato con attenzione, poiché, ricordiamo, dal 12 marzo 2020 il paese è entrato in lockdown causa Covid e ciò ha comportato un crollo della richiesta elettrica che poi si è protratto fino a maggio.
Il mese scorso si è avuto così un aumento della produzione da termoelettrico, ma anche delle rinnovabili che nel mese hanno generato 9,5 TWh (contro 8,7 TWh di marzo 2020) per una quota mensile di quasi 35,8% sulla richiesta elettrica del mese.
Le fonti rinnovabili costituiscono poi il 42,1% della produzione nazionale di elettricità.
Dalla tabella, estrapolata dal rapporto mensile di Terna (allegato in basso), possiamo vedere i dati sulla produzione di rinnovabili anche rispetto a marzo 2020.
Dati per il primo trimestre 2021
In questo primo trimestre dell’anno la domanda di energia elettrica è cresciuta del 2,2% rispetto al primo trimestre 2020, ma è in calo del 2,1% sul primo trimestre 2019.
Nel periodo gennaio-marzo 2021 le rinnovabili hanno generato circa 27,4 TWh, per una copertura pari al 34,8% della domanda di energia elettrica del paese.
Si tratta non solo della percentuale più elevata per i primi tre mesi dell’anno, ma anche in termini assoluti, come è possibile vedere dal grafico qui sopra e quello successivo.
La generazione di rinnovabili è aumentata di 1,7 TWh rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’incremento della produzione da rinnovabili è soprattutto dovuto alla buona performance dell’idroelettrico (+15,9%) e dell’eolico (+7,4%) in confronto al primo trimestre 2020.
Fotovoltaico ed eolico hanno finora soddisfatto, rispettivamente il 6,1% e il 7,9% della domanda elettrica del paese (14% in totale). In termini assoluti un leggero calo è da registrarsi nella produzione da fotovoltaico.
Va rilevato che, sebbene la produzione di eolico e FV insieme (11 TWh) sia leggermente superiore al primo trimestre 2020, questa è in calo di circa 1 TWh rispetto al dato 2019, a riprova del fatto che le due fonti chiave per gli obiettivi di rinnovabili elettriche al 2030 restano ancora al palo.
Ad esempio, rispetto a otto fa (anno 2014) la generazione dei primi tre mesi dell’anno è aumentata di appena di 2,5 TWh (+30%).
Importante, come detto, l’apporto finora dell’energia idroelettrica che ha prodotto 1,4 TWh in più rispetto al 2020 (12,7% sul totale al netto del pompaggio). La generazione da bioenergie è al 5,8%, la geotermia all’1,7%.
Come si vede dal grafico qui sotto, a fine marzo eolico e fotovoltaico rappresentavano il 40,2% di tutte le fonti rinnovabili, mentre l’idroelettrico è al 38,2%.
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- Rapporto mensile Terna (marzo 2021)
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