È in consultazione fino al prossimo 2 novembre il piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (piano SET), una piattaforma che promuove lo sviluppo di tecnologie energetiche pulite e competitive in termini di costi coordinando le attività nazionali di ricerca tra i Paesi, le imprese e gli istituti di ricerca dell‘Ue.
Gli obiettivi del piano, nato 15 anni fa e rivisto nel 2015, sono:
- conseguire la neutralità climatica senza nuocere all‘ambiente
- accelerare la transizione verso un sistema energetico pulito e a prezzi accessibili
- ridurre le importazioni di combustibili fossili nell‘Ue
- rafforzare l‘autonomia strategica dell‘Ue.
L‘Ue – si ricorda nel testo in consultazione – si trova ad affrontare sfide senza precedenti, come la ripresa post–pandemica, la guerra tra Russia e Ucraina, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e l‘inquinamento e l‘aumento delle disuguaglianze. Questa nuova realtà politica globale richiede un‘azione rapida e una pianificazione precisa.
In questo contesto è fondamentale allineare gli obiettivi dell’Unione, nazionali e industriali in materia di ricerca e innovazione (R&I) al Green Deal europeo, al piano “Pronti per il 55 %“, al piano REPowerEU e al programma del nuovo Spazio europeo della ricerca (SER).
Oltre ad affrontare il tema urgente della sicurezza energetica e la sostituzione dei combustibili russi, il nuovo piano si concentrerà sulla disponibilità di materiali critici, la digitalizzazione, la riduzione della dipendenza tecnologica Ue e il rafforzamento della resilienza dell’Unione.
Stoccaggio di energia, smart grid e idrogeno verde saranno invece le tecnologie a cui il piano darà maggior spazio.