Le Comunità energetiche rinnovabili al centro della Terza Missione delle Università

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Sapienza a Roma e Politecnico a Milano promuovono progetti finalizzati a sostenere la transizione ecologica attraverso la diffusione delle Comunità energetiche come strumento di sviluppo sociale e accrescimento della cultura energetica.

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La Terza Missione è a tutti gli effetti una missione istituzionale delle Università che valorizza i prodotti della didattica e della ricerca scientifica favorendo il confronto, lo scambio e lo sviluppo reciproco tra l’Università e gli stakeholders in relazione al territorio e ai contesti sociali di riferimento per costruire una società in cui la conoscenza diventi strumentale per l’ottenimento di benefici di natura sociale, culturale ed economica.

Non è un caso che anche le Comunità energetiche abbiano come obiettivo principale quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti, membri o alle aree locali in cui operano.

Ecco come Sapienza Università di Roma e Politecnico di Milano stanno declinando i loro progetti di Terza Missione a supporto della transizione energetica e per lo sviluppo di Comunità energetiche rinnovabili.

L’approccio pragmatico del PoliMi: costituiamo CER a partire dalle nostre sedi

Filippo Bovera è energy manager del Politecnico di Milano, ricercatore e docente al Dipartimento di Energia e coordinatore del sotto-gruppo sulle Cer della Rete Università Sostenibili (RUS).

“In risposta al bando di Regione Lombardia – spiega – il Politecnico ha riunito allo stesso tavolo tutti coloro che hanno mostrato interesse ad aderire a un progetto di Cer. Le nostre Comunità energetiche saranno delle Associazioni riconosciute, iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e vedranno anche Comune di Milano come socio co-fondatore. Stiamo definendo lo Statuto, le convenzioni con i prosumer e i producer che metteranno a disposizione della Cer l’energia immessa in rete e il regolamento della Comunità”.

L’iniziativa nascerà a partire dalle sedi milanesi di Città Studi, Bovisa La Masa e Bovisa Durando. Quest’ultima, ribattezzata CER Niguarda, avrà tra i soci fondatori, oltre a Comune di Milano e Politecnico, anche Abitare Soc. Coop., la cooperativa di abitanti nata a Milano nel 2011, frutto della fusione di tre storiche Cooperative del nord Milano: Edificatrice di Niguarda (fondata nel 1894), Unione Operaia (1903) e Edificatrice di Dergano (1904).

“A Bovisa e Città Studi – continua Bovera – gli impianti saranno realizzati dal Politecnico che metterà a disposizione delle Cer l’energia non auto-consumata e gli incentivi derivanti dalla condivisione. La gestione non sarà centralizzata, ma l’associazione sarà amministrata secondo il volere del Consiglio votato dall’Assemblea con la regola del Terzo Settore una testa, un voto”.

Al momento, si è scelto di costituire un soggetto giuridico Cer per ogni cabina primaria, considerando i diversi attori coinvolti. In seguito, il Comune di Milano e la coop Abitare potranno mettere a disposizione della Cer l’energia prodotta dai loro impianti e non auto-consumata.

Terza Missione: profit o non profit?

L’iniziativa ha carattere istituzionale, mentre le attività di ricerca e sperimentazione dei diversi Dipartimenti sul tema proseguono in parallelo.

“Con questa iniziativa il Politecnico vuole interpretare appieno il significato di Terza Missione, promuovendo uno sviluppo sostenibile inteso sia come trasferimento tecnologico sia come impatto sociale delle proprie attività”, dice Bovera.

“L’attività di ricerca – continua – è un’iniziativa affidata ai Gruppi di Ricerca dei vari Dipartimenti che già collaborano con le imprese del territorio e che, mettendo a disposizione le loro conoscenze per consulenze e simulazioni per la creazione di Cer, riescono anche ad auto-finanziarsi”.

“È certo tuttavia che l’Ateneo, durante questo Rettorato, è determinato a portare avanti iniziative legate alla transizione ecologica con ricadute sociali anche in considerazione del Piano di Sostenibilità la cui redazione sarà ultimata nei prossimi mesi. Non è un caso che siano state istituite due nuove deleghe: una allo sviluppo sostenibile affidata al professor Perego, e una alla transizione energetica affidata al Professor Motta”.

“D’altronde, l’Ateneo ha storicamente profuso il proprio impegno verso iniziative di carattere sociale sul territorio – conclude Bovera – anche oltre i quartieri dove è insediato, per esempio con le iniziative Off Campus. In questo ambito, con riferimento alle Cer, saranno sviluppati progetti volti anche al contrasto della povertà energetica”.

Terza (o Quarta) Missione per Sapienza a Roma a sostegno della transizione energetica

“La distinzione tra profit e non profit consente di collocare il nostro progetto oltre il concetto di Terza Missione in quanto non solo prevede ricadute positive sul territorio ma è puramente civic engagement”, ci spiega Federico Cinquepalmi, Professore Ordinario di Project Management alla Sapienza – Dipartimento di Architettura e progetto.

“Con un investimento umano e finanziario dell’Università si vuole giocare un ruolo di cambiamento nelle società all’interno delle quali ci si trova ad operare. In questo senso possiamo parlare di Quarta Missione, mutuando la definizione della Rettrice di Sapienza, la professoressa Antonella Polimeni”.

Il progetto di Terza Missione finanziato da Sapienza propone un percorso di accompagnamento e formazione di nuclei familiari vulnerabili, che saranno successivamente coinvolti in Comunità Energetiche Rinnovabili Solidali (CERS) di quartiere, consolidando gli obiettivi del progetto H2020 Sun4All (vedi Sun4All, progetto Ue per un modello integrato di mitigazione della povertà energetica).

“Collocato in due quartieri romani con una significativa presenza di famiglie a basso reddito – continua Cinquepalmi – il progetto vuole raggiungere tramite azioni di engagement la fascia più debole di popolazione, che risulta più colpita dall’aumento dei costi energetici. Ciò è possibile con un percorso partecipativo che ha come obiettivo lo sviluppo di capacity building dei partecipanti per contribuire alla transizione energetica del quartiere ottimizzando l’uso dell’energia all’interno della propria abitazione”.

Nel quartiere romano di Spinaceto l’area selezionata è quella del Parco degli Eroi. A Pietralata invece il progetto va a inserirsi nell’ambito della creazione di un polo multi-tecnologico e transdisciplinare internazionale per la didattica, la ricerca e il trasferimento tecnologico, specializzato soprattutto su transizione energetica e sostenibilità, trasformazione Digitale, bio-farmaceutica e salute realizzato dalla Fondazione Rome Technopole.

“In entrambi i quartieri l’obiettivo è quello di costruire una coscienza ambientalmente sostenibile diffondendo una cultura del risparmio energetico, da una parte, e la consapevolezza delle opportunità che derivano dall’uso sostenibile dell’energia dall’altra, anche attraverso strumenti operativi volti alla creazione di Comunità energetiche rinnovabili”, dice Cinquepalmi.

Le città, energivore per definizione, sono anche responsabili del maggior consumo e spreco di energia a livello globale e per questo il professore della Sapienza spiega che “a partire dal costante aumento della popolazione urbana qualunque tipo di transizione energetica deve essere operata nelle città, afflitte da fenomeni come l’inquinamento dell’aria e le isole di calore”.

“I progetti di Terza Missione si inseriscono proprio nelle grandi transizioni del nostro tempo: ecologica, digitale e energetica”, conclude Cinquepalmi.

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