Comunità energetiche, accordo Enea-Legacoop per promuovere nuove soluzioni e tecnologie

La collaborazione verterà su fonti rinnovabili, autoconsumo e condivisione dell'energia, sperimentando l'uso di piattaforme software messe a punto da Enea.

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Fonti rinnovabili, autoconsumo collettivo, comunità energetiche: sono i temi al centro del nuovo accordo di collaborazione tra Enea e Legacoop, nell’ambito del Protocollo di Intesa per la diffusione di progetti e iniziative tra la stessa Enea e le cooperative aderenti a Legacoop, in materia di transizione digitale, efficienza energetica ed economia circolare.

Con questo accordo, le due realtà “intendono collaborare alla realizzazione di una campagna sperimentale per valutare e ottimizzare le prestazioni di strumenti e prodotti messi a disposizione da Enea, presso le esperienze di cooperative energetiche più avanzate”, spiega Giorgio Graditi, direttore generale di Enea.

“Si tratta – aggiunge – di software specifici che consentono, oltre a una valutazione di fattibilità tecnico-economica della Comunità energetica, l’utilizzo di dati in tempo reale per l’analisi di scenari sulla produzione e il consumo dell’energia, il monitoraggio delle comunità e la valutazione dei risultati delle prestazioni, nonché l’utilizzo di tecnologie DLT (Distributed Ledger Technologies) per rendere sicure le transazioni tra utenti ed abilitare economie locali”.

Mentre Simone Gamberini, presidente di Legacoop, sottolinea che la piattaforma cooperativa potrebbe essere la soluzione più adatta per gestire le comunità energetiche. “Crediamo che questa collaborazione possa produrre reciproci benefici e possa essere considerata un tassello fondamentale per promuovere anche il trasferimento tecnologico, aiutando il Paese a fare sistema”, ha aggiunto.

L’idea progettuale, informa una nota, è stata sviluppata di recente ed è stata anche oggetto di approfondimenti nel corso della fiera K.ey di Rimini.

L’iniziativa nasce dall’interesse comune nello sviluppo di soluzioni e strumenti a supporto delle CER a scopo mutualistico e valorizza esperienze come quella di Part-Energy, la prima comunità energetica in forma cooperativa ufficialmente riconosciuta dal Gse.

L’obiettivo è coinvolgere realtà territoriali mettendo a disposizione le tecnologie e l’esperienza Enea. I primi studi verranno effettuati utilizzando gli strumenti e le piattaforme sviluppate dal laboratorio Cross Technologies per distretti urbani e industriali: saranno applicati in un’area di interesse industriale e turistico della Regione Friuli-Venezia Giulia. In seguito potranno essere estesi al territorio nazionale e a tutte le cooperative energetiche interessate, con un ruolo rilevante anche delle cooperative di cittadini.

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