Come chiedere gli incentivi del conto termico senza fare errori

Vademecum del GSE con chiarimenti tecnici per la corretta compilazione delle domande.

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Documenti mancanti, difformità nei bonifici, errata progettazione degli impianti: sono questi gli errori più comuni che portano il GSE a rifiutare le richieste per accedere agli incentivi del conto termico, come emerge dal vademecum pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici sulle criticità più diffuse che riguardano l’applicazione del D.M. 16 febbraio 2016.

Il documento ha esaminato i motivi che hanno fatto respingere le richieste per gli incentivi presentate da gennaio 2018 a giugno 2019, fornendo anche una serie di chiarimenti tecnici su come compilare correttamente le domande, evitando errori, imprecisioni e incomprensioni.

Più in dettaglio, il GSE evidenzia che negli interventi della categoria 2.B (sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori a biomassa), un problema ricorrente è l’errata progettazione dell’impianto installato; la difformità, spiega il GSE, può essere associata o alla variazione delle utenze del nuovo impianto rispetto a quello sostituito, andando perciò a costituire una nuova installazione, oppure al sovradimensionamento ingiustificato dello stesso impianto.

Per gli interventi che riguardano la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, invece, i problemi più frequenti riguardano l’effettivo smaltimento del generatore sostituito; spesso, infatti, manca la documentazione fotografica o ci sono difformità nei certificati allegati.

E per quanto riguarda le installazioni di impianti solari termici, si legge nel vademecum, il problema più diffuso è la difformità dei bonifici.

Infine, il GSE ha tenuto a chiarire che per “Soggetto Responsabile” si intende il soggetto che ha sostenuto direttamente le spese per l’esecuzione degli interventi, ha presentato richiesta degli incentivi al GSE e ha firmato il contratto con il gestore.

Pertanto, evidenzia il documento, il “Soggetto Ordinante” dei pagamenti sostenuti per la realizzazione dell’intervento, deve sempre essere il Soggetto Responsabile, altrimenti non sarà possibile incentivare l’intervento stesso con il conto termico.

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