Bioeconomia, arriva la strategia della Commissione europea

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Vediamo nel dettaglio in che modo Bruxelles intende agire per dare impulso ai biosettori.

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Espandere e rafforzare i biosettori, introdurre rapidamente le bioeconomie in tutta Europa e comprendere i limiti ecologici della bioeconomia.

Sono i tre principali obiettivi che la Commissione europea intende perseguire con la strategia per la bioeconomia pubblicata ieri, 11 ottobre, articolata in 14 punti.

Tra questi c’è la creazione di una piattaforma d’investimento dedicata alla bioeconomia circolare con una dotazione di 100 milioni di euro, per  “avvicinare le bioinnovazioni al mercato e ridurre il rischio per i privati che investono in soluzioni sostenibili”. Inoltre, sarà “agevolato lo sviluppo di bioraffinerie sostenibili in tutta Europa”.

Come annunciato dal Presidente Juncker e dal Primo Vicepresidente Timmermans nella lettera d’intenti che accompagna il discorso sullo stato dell’Unione 2018 del Presidente Juncker, la strategia fa parte delle iniziative della Commissione per dare impulso all’occupazione, alla crescita e agli investimenti nell’UE.

Un ulteriore obiettivo – spiega poi una nota stampa – è “migliorare e incrementare l’uso sostenibile di risorse rinnovabili al fine di far fronte a sfide mondiali e locali quali il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile”.

Ma vediamo nel dettaglio – riportando il contenuto del comunicato ufficiale- in che modo Bruxelles intende agire.

1. Espandere e rafforzare i biosettori:

La bioeconomia ha il potenziale di modernizzare l’economia e le industrie europee, garantendo così una prosperità sostenibile e a lungo termine. Al fine di valorizzare questo potenziale la Commissione intende:

  • creare una piattaforma di investimento tematica dedicata alla bioeconomia circolare con una dotazione di 100 milioni di €, che permetta di avvicinare le bioinnovazioni al mercato e di ridurre il rischio per i privati che investono in soluzioni sostenibili;
  • agevolare lo sviluppo di bioraffinerie sostenibili in tutta Europa.

2. Introdurre rapidamente le bioeconomie in tutte Europa:

Gli Stati membri e le regioni, in particolare nell’Europa centrale e orientale, hanno un grande potenziale in termini di biomassa e rifiuti sottoutilizzati. Per sfruttarlo la Commissione intende:

  • definire un programma strategico per l’introduzione di sistemi alimentari e agricoli, silvicoltura e bioprodotti sostenibili;
  • istituire un meccanismo di sostegno dell’UE alle politiche in materia di bioeconomia affinché gli Stati membri possano, nell’ambito di Orizzonte 2020, dotarsi di programmi nazionali e regionali in questo settore;
  • avviare azioni pilota per lo sviluppo delle bioeconomie nelle zone rurali, costiere e urbane, ad esempio per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e le pratiche agricole che consentono il sequestro del carbonio.

3. Proteggere l’ecosistema e comprendere i limiti ecologici della bioeconomia:

Il nostro ecosistema deve far fronte a gravi minacce e sfide, tra cui l’aumento della popolazione, il cambiamento climatico e il degrado del suolo. In risposta a queste sfide, la Commissione intende:

  • introdurre un sistema di monitoraggio a livello dell’Unione per seguire i progressi compiuti verso una bioeconomia circolare e sostenibile;
  • ampliare la base di conoscenze relative a specifici settori della bioeconomia e migliorarne la comprensione attraverso la raccolta di dati, garantendo un miglior accesso agli stessi grazie al Centro di conoscenze per la bioeconomia;
  • fornire orientamenti e promuovere buone pratiche per operare nell’ambito della bioeconomia entro limiti ecologici sicuri.

È stata organizzata dalla Commissione una conferenza, in calendario il 22 ottobre a Bruxelles, per discutere del piano d’azione con gli stakeholder e presentare esempi tangibili di bioprodotti.

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