Batterie, entro tre anni il costo delle celle al litio scenderà sotto 100 $/kWh

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Le previsioni di IHS sul mercato globale delle batterie per auto elettriche e per applicazioni stazionarie.

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Non c’è solo il patron di Tesla, Elon Musk, a prevedere un netto calo dei prezzi delle batterie al litio nei prossimi anni.

Musk, nel Tesla Battery Day, ha spiegato che l’evoluzione tecnologica farà diminuire del 56% il prezzo delle batterie (in dollari per kWh) e farà aumentare del 54% l’autonomia di viaggio delle auto elettriche, consentendo allo stesso tempo di ridurre gli investimenti necessari per la produzione di accumulatori.

Di nuove tecnologie, economie di scala e super-fabbriche (giga-factory) parla anche IHS Markit, in una nota sull’evoluzione attesa dei prezzi in questo settore industriale.

Gli analisti, infatti, si aspettano che il costo medio di una cella per batterie al litio (quelle impiegate sui veicoli e nelle installazioni per l’accumulo energetico stazionario) scenderà sotto 100 dollari per kWh da qui a tre anni.

E nel 2030 il costo sarà crollato in media a 73 $ per kWh.

Già quest’anno, chiarisce IHS, il prezzo medio delle celle per batterie al litio-ferro-fosfato (LFP, lithium-iron-phosphate) è andato sotto la soglia dei 100 dollari per kWh.

Gli altri tipi di celle, per accumulatori al nickel-manganese-cobalto (NMC) e nickel-cobalto-alluminio (NCA), raggiungeranno prezzi così bassi entro il 2024.

Le batterie LFP, affermano gli esperti, rimarranno quelle più economiche nei prossimi dieci anni, ma gli accumulatori NMC-NCA manterranno quote più rilevanti nel mercato per i veicoli elettrici, grazie alla loro maggiore densità energetica.

Invece, nell’accumulo energetico stazionario – cioè per i grandi progetti di batterie al servizio delle reti elettriche – il mercato globale si starebbe avvicinando a un capovolgimento di fronte, per quanto riguarda la competizione tra diverse composizioni chimiche, spiegava Wood Mackenzie in una recente analisi.

Secondo Wood Mackenzie, infatti, le batterie al litio-ferro-fosfato, che finora sono rimaste un po’ ai margini delle vendite, conquisteranno più del 30% del mercato complessivo nel 2030, sorpassando così le batterie al litio con la composizione NMC.

E le batterie LFP sono destinate a una crescente popolarità anche nelle auto elettriche, con la prospettiva di raggiungere il 20% del mercato totale nel 2025; la chimica del litio-ferro-fosfato è impiegata soprattutto sulla piazza cinese dei veicoli elettrici ma si espanderà in altri mercati automotive.

Diverse le ragioni citate dagli analisti per spiegare l’avanzata delle batterie LFP: miglioramenti tecnologici per quanto riguarda la densità energetica e l’architettura complessiva delle batterie grazie alle soluzioni cell-to-pack (le celle sono inserite direttamente nei pacchi batterie), oltre alla possibilità di sganciare la produzione di accumulatori da materiali “critici” come il nickel e soprattutto il cobalto, che presenta diversi problemi di natura etica e ambientale.

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