Con uno stanziamento di 15 milioni di euro, fondi FSC 2014-2020, e un piano d’azione che prevede inizialmente la realizzazione di 650 stazioni di ricarica per auto elettriche, la Sardegna annuncia il suo impegno per la mobilità elettrica.
Una mossa, spiega una nota della Regione, in linea con il Piano Energetico Regionale, predisposto dall’Assessorato dell’Industria, che prevede di abbattere del 50% entro il 2030 le emissioni climalteranti.
Secondo la nuova misura, ogni Comune, oltre all’installazione delle colonnine di ricarica, avrà la possibilità di acquistare veicoli elettrici da inserire nel proprio parco mezzi. È prevista inoltre la realizzazione di infrastrutture per informatizzare e gestire i punti di ricarica ed erogare i servizi di info-mobilità.
Le stazioni di ricarica di tipo fast charging (con potenza di alimentazione maggiore di 22 kW) saranno 50. Le stazioni quick charging (con potenza di alimentazione compresa tra 7‐22 kW) saranno invece 300. Previste anche stazioni slow charging (con potenza di alimentazione compresa tra 3‐7 kW): saranno 300. Infine, sono previsti interventi di integrazione con reti elettriche per smart grid.
A sancire l’avvio dell’iniziativa è stato l’accordo di programma firmato nei giorni scorsi dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru con i sindaci della città metropolitana di Cagliari, della rete metropolitana del Nord Sardegna, di Nuoro, Oristano e Olbia, alla presenza dell’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras.
L’accordo, inserito nella strategia della Giunta in materia di smart grid e smart city, coinvolge le principali città dell’isola e riguarda un territorio con una popolazione di oltre 800 mila abitanti.
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