Nel 2015 a livello globale sono stati installati 59 GW di nuova potenza da fotovoltaico, una crescita della domanda del 34% rispetto al 2014. Il dato, ancora preliminare, arriva da GTM Research, che per il 2016 si attende che la domanda annuale salga a 64 GW.
“L’ultimo trimestre del 2015 ha mostrato quanto la domanda del fotovoltaico dipenda ancora dal supporto delle politiche pubbliche, che possono essere imprevedibili, con conseguenze sia positive che negative”, spiega l’analista GTM Mohit Anand.
Il riferimento è all’inaspettata estensione degli sgravi fiscali dell’Investment Tax Credit negli Usa, che fanno crescere nettamente le prospettive per quel mercato. Con la proroga dell’ITC, si spiega, la quota degli Usa sulla domanda mondiale dal 2015 al 2020 passerà da una media del 10 al 15% e questo nonostante si preveda una crescita sensibile anche della domanda della regione Asia-Pacifico. Riviste al ribasso, invece, le previsioni per Giappone, Regno Unito e Cina.
Per il 2016 GTM, come detto, si attende un mercato da 64 GW di nuova potenza, con gli Stati Uniti e la Cina in testa. Alla fine di quest’anno, è la previsione, nel mondo la potenza cumulata da FV sarà di 321 GW.
Sempre più importanti i mercati emergenti. Da quest’anno l’India sarà un mercato in cui si installeranno annualmente diversi GW. Messico e Brasile dovranno provare di essere all’altezza dei loro programmi. Altri, come Filippine, Pakistan e Bangladesh in Asia e Uruguay, Guatemala e Panama in America Latina, infrangeranno la barriera dei 100 MW.
Secondo gli analisti l’esito della CoP 21 sarà importante per la diversificazione dei mercati del FV, spingendo la domanda in America Latina, Asia e Africa. Molti Paesi, infatti, hanno promesso tagli significativi delle emissioni e il fotovoltaico è visto come una soluizone rapido, efficace e scalabile per ottenere questi risultati.