Il vetro solare colorato per le facciate dei grattacieli

  • 10 Aprile 2012

Una sperimentazione della Oxford Photovoltaics che combina il colorante base delle celle fotovoltaiche a film sottile con le applicazioni del vetro colorato fotosensibilizzato, consentendo simultaneamente di produrre energia. La luce solare reagisce con il colorante, creando una forma di corrente elettrica che si raccoglie in due terminali.

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Un’evoluzione del fotovoltaico potrebbe presto permettere ai grattacieli di essere indipendenti dal punto di vista energetico. Si tratta di una soluzione innovativa che combina il colorante base delle celle fotovoltaiche a film sottile con le applicazioni del vetro colorato fotosensibilizzato, consentendo simultaneamente di produrre energia. Questa tecnologia, applicata alle facciate dei grattacieli, permetterebbe di realizzare superfici colorate di ogni tipo venendo incontro alle esigenze estetiche di architetti e costruttori, fornendo contemporaneamente una soluzione flessibile per la produzione di energia solare.

A mettere a punto questo nuovo tipo di mini impianto è stato uno dei più importanti team di ricerca della Oxford University, l’Oxford Photovoltaics, che ha recentemente presentato l’ultima innovativa sperimentazione di “vetro solare” che potrebbe addirittura garantire la copertura totale delle richieste energetiche tecnologiche e di illuminazione.

“Grazie alla nostra sperimentazione possiamo stampare gli ossidi metallici che attivano il processo, il colorante e i polimeri direttamente sul vetro – ha spiegato Kevin Arthur capo esecutivo della Oxford Photovoltaics – la luce solare reagisce direttamente con il colorante, creando una forma di corrente elettrica che raccogliamo in due terminali, esattamente come accade per le batterie standard. Al momento siamo in grado di produrre celle solari da 10 per 10 cm, ma vogliamo passare a una completa linea di produzione con pannelli di dimensioni superiori, per arrivare alla prima serie commercializzabile entro il secondo trimestre del 2013″.

Per passare dalla fase sperimentale alla produzione servono però ulteriori fondi, che il team di ricercatori spera di riuscire a raccogliere grazie alla presentazione del prodotto oltreoceano nell’ambito del progetto del Regno Unito “Clean and Cool Mission“, aumentando i 3,5 milioni di sterline attualmente a disposizione, con ulteriori finanziamenti per realizzare finalmente un progetto pilota completo.

Queste nuove finestre solari hanno un costo di produzione inferiore rispetto alle tradizionali tecnologie fotovoltaiche, che secondo le previsioni fatte dalla società potrebbe aggirarsi attorno ai 35 centesimi per Watt. Una delle critiche più frequenti che è stata rivolta al prodotto, è legata all’inferiore livello di efficienza di conversione energetica del modulo fotovoltaico a film sottile  alla base della sperimentazione, rispetto al più tradizionale silicio policristallino.

“Le cifre sono dalla nostra parte – commenta Kevin Arthur capo esecutivo della Oxford Photovoltaics – attualmente il 60% degli edifici è ricoperto da vetro. Se la nostra tecnologia venisse estesa all’intero comparto, potremmo ottenere risultati incredibili: da un grattacielo da 220 metri collocato per esempio in Texas e ricoperto interamente con vetro solare, potremmo generare fino a 5,3 MWh/giorno, sufficienti per esempio per alimentare 52.000 iPad, che se affiancato a un’efficiente sistema di illuminazione a Led, renderebbe l’edificio praticamente indipendente”.

fonte: Agenzia Dire

 

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