Sole – carbone: uno a uno

  • 14 Aprile 2007

Secondo Photon Consulting il costo dell'elettricità solare scenderà a 0,10 $ per kWh, alla pari con quello delle centrali a carbone

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Il costo dell’elettricità solare in molti mercati potrebbe impattare quello dell’elettricità prodotta nelle centrali termoelettriche alimentate a carbone già entro il 2010. Lo afferma Photon Consulting nel suo recente rapporto “The True Cost of Solar Power: 10 Cents by 2010”, pubblicato questo aprile.

La previsione della società di consulenza sul fotovoltaico è che entro il 2010 il kWh solare costerà 0,18 $ in Germania, 0,13 $ in California e 0,12 $ in Spagna, ma addirittura le industrie leader del settore saranno in grado di portarlo fino a 0,10 $, un costo equivalente a quello al dettaglio per le nuove centrali elettriche a carbone.
Chiariamo bene, non stiamo parlando di prezzi ai consumatori, ma di costi totali di produzione e di installazione; attualmente questi si aggirano intorno ai 25 centesimi di dollaro per chilowattora prodotto.
Oggi il prezzo di un sistema installato è di 7-8 $ per Watt di picco, mentre i costi complessivi sono leggermente inferiori a 4 $/W. Pertanto, si stima che in media il prezzo dell’energia elettrica da fotovoltaico, senza incentivi, sia oggi di 0,50 $/kWh, mentre il costo è di 0,25 $/kWh o anche inferiore; un valore che è inferiore al prezzo dell’energia elettrica convenzionale per il 5-10% degli utenti residenziali dei paesi OCSE.

I miglioramenti nell’efficienza delle celle e nei processi produttivi, l’incremento dell’effetto scala, i più vantaggiosi termini di finanziamento porteranno a ridurre notevolmente il costo dell’energia fotovoltaica nei prossimi 3-4 anni, tanto da raggiungere realisticamente la soglia dei 10 centesimi di dollaro per kWh. Anche un’ipotesi conservativa che preveda un costo di 0,15 $/kWh al 2010, renderebbe il costo dell’elettricità solare inferiore a quello convenzionale per il 50% degli utenti residenziali e per il 10% di quelli commerciali, purché quest’ultimo non decresca nei prossimi anni.
Ad inficiare questa probabile evoluzione del costo del FV potrebbero essere i più elevati tassi di interesse.

Una delle strategie che porteranno ad abbassare rapidamente i costi del kWh fotovoltaico è la cosiddetta “integrazione verticale” di molte aziende leader del settore, un processo che si sta accentuando nel corso degli ultimi mesi. Queste società saranno sempre più in grado di offrire elettricità solare anziché componenti, con un conseguente incremento dei loro profitti. Resta il fatto che questa riduzione dei costi potrebbe non avere una ricaduta positiva sui prezzi dei sistemi venduti ai consumatori finali, visto che la domanda dovrebbe rimanere più elevata dell’offerta.

Un altro elemento emerge dal rapporto di Photon Consulting: questa fase di rapida crescita del settore potrebbe rappresentare una minaccia per i tradizionali distributori di elettricità che generalmente acquisiscono ingenti profitti sui prezzi di vendita del kWh nei momenti di picco della domanda, proprio quando l’energia solare è al suo massimo della produzione e ciò potrebbe avvantaggiare proprio le aziende che vendono elettricità solare.

Per informazioni sul rapporto di Photon Consulting “The True Cost of Solar Power

LB

14 aprile 2007

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