Tuttavia, ha ricordato De Castro, “la bioenergia ha ricevuto dalla Finanziaria molti vantaggi: la defiscalizzazione di 250 mila tonnellate di biodiesel e di 100 mila tonnellate di bioetanolo”, per un totale che sfiora i 400 mila ettari di territorio pari a 200 milioni di euro defiscalizzazione.
Poi ricorda il Ministro, vanno aggiunti i benefici per la produzione di biogas da scarti provenienti dalla zootecnia.
Il Ministro delle Politiche Agricole teme comunque che si possa creare in Italia uno schiacciamento nei confronti del “food”, rispetto al “no food” e ricorda che “esistono 1,2 milioni di imprenditori agricoli per cui il settore è rivolto sempre verso l’alimentare”.
Intanto nei giorni scorsi la European Bioethanol Fuel Association ha reso noti i dati sul bioetanolo in Europa per il 2006.
La produzione ha raggiunto 1,56 miliardi di litri, un aumento del 71% rispetto al 2005 (913 mld di tonnellate), quasi 300% rispetto al 2004. La Germania con 431 milioni di litri e la Spagna con 402 milioni di litri sono stati i maggiori produttori. Buoni anche i risultati di Francia (250 milioni di litri), Italia (120 milioni di litri) e Polonia (108 milioni di litri).
Il consumo europeo di bioetanolo nel 2006 è stato di circa 1,7 miliardi di tonnellate, di cui 230 milioni importate dal Brasile. Maggiori paesi destinatari sono stati Svezia, Regno Unito e Finlandia; quest’ultima importa al 100% il bioetanolo.
La European Bioethanol Fuel Association (EBio) raggruppa 33 produttori e si occupa di promuovere la produzione e l’uso del bioetanolo.
Fonte: Dire Ambiente
28 marzo 2007