Imparare dal Giappone

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Gli esempi che vengono dalle amministrazioni sono particolarmente importanti. Nel Paese del Sol Levante ne sono convinti. di Gianni Silvestrini

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L’esempio di chi governa è sempre importante. Ne è convinta l’Amministrazione giapponese che ha lanciato nei giorni scorsi, con una sfilata cui hanno partecipato tutti i ministri, l’operazione “Cool Asia 2006” che prevede un caldo invito a vestirsi leggeri e a mantenere gli ambienti di lavoro a 28 C°.

La campagna non è nuova ed è stata proposta sulla base del successo di un’analoga iniziativa dello scorso anno che ha portato a risultati brillanti. In particolare l’iniziativa governativa ha consentito di ottenere una riduzione di 460mila tonnellate di CO2 (pari alle emissioni di 90.000 abitazioni per un anno) e questo malgrado solo un terzo degli uffici abbia effettivamente alzato il livello dei termostati dei condizionatori.

Considerato il boom degli impianti di climatizzazione nel nostro Paese (con ben 9 milioni di impianti venduti a partire dal 2000) e il modesto livello di efficienza degli apparecchi, un’analoga iniziativa da parte del nostro governo rappresenterebbe un segnale, piccolo ma significativo, della volontà di impegnarsi seriamente per Kyoto.

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