Viessmann Italia presenta tre interventi di efficientamento energetico

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Tre casi studio significativi per il 2020 realizzati in Italia in ambito commerciale, sanitario e industriale. Obiettivi: risparmio di energia e dei costi in bolletta.

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Viessmann Italia ha individuato per quest’anno molto particolare i suoi tre casi aziendali più significativi (vedi anche quelli segnalati nel 2019).

Si tratta di interventi di efficienza energetica, con il conseguente risparmio sia in termini di energia che in bolletta, in ambito commerciale, sanitario e industriale.

Nuova centrale termica per la struttura ricettiva Villa Mussio di Campiglia Marittima (LI)

La referenza selezionata per l’area commerciale è situata nel cuore della Maremma toscana: Villa Mussio, elegante struttura ricettiva di Campiglia Marittima, nel livornese, ricavata da una residenza storica dei primi dell’Ottocento. Recentemente ristrutturata con cura e attenzione per i dettagli e il design, la dimora ha mantenuto intatta la sua atmosfera d’altri tempi, che la rende una location perfetta per eventi e ricevimenti.

Nel corso della ristrutturazione è stata realizzata una nuova centrale termica, costituita da un generatore termico Viessmann Vitomodul 200-W, composto da due caldaie a condensazione Vitodens 200-W da 60 kW l’una, e da un bollitore per la produzione di acqua calda sanitaria Solarcell da 1.000 litri.

L’efficientamento energetico è stato l’obiettivo al centro degli interventi per la creazione della nuova centrale, accanto all’utilizzo di dispositivi altamente tecnologici e affidabili, in grado di durare nel tempo, proprio come la villa stessa.

Per approfondire

La riqualificazione della centrale termica per l’ospedale Villa Erbosa di Bologna

Il caso aziendale per l’ambito sanitario riguarda la riqualificazione della centrale termica per l’ospedale Villa Erbosa di Bologna.

Struttura sanitaria privata accreditata, parte del Gruppo San Donato, Villa Erbosa offre prestazioni ambulatoriali e di ricovero per le principali branche specialistiche ed è un punto di riferimento nell’ambito dell’ortopedia.

L’ospedale ha visto di recente la realizzazione delle nuove centrali tecnologiche generali, in sostituzione delle precedenti, il cui smantellamento era ormai necessario.

Con l’intervento i nuovi impianti sono ora in grado di soddisfare pienamente le richieste di riscaldamento e di produzione di acqua calda e vapore per la struttura. Inoltre, gli impianti sono già stati configurati e dimensionati in vista di futuri interventi di ampliamento.

Per la produzione di acqua calda per riscaldamento è stata installata una caldaia a condensazione a gas Vitocrossal 300 da 1.280 kW. Per differenziare gli apporti energetici della struttura, è stata installata inoltre una caldaia Vitoplex 200 da 1200 kW con bruciatore misto gas metano e gasolio: tutta la centrale funziona quindi a gas metano, ma ha una riserva strategica con serbatoio da 12 mc di gasolio interrato, completo di accessori regolamentari.

In parallelo alle caldaie ad acqua calda, è stato collegato un cogeneratore Vitobloc 200 140 kWel/207 kWth per integrare al meglio la produzione di energia elettrica e termica e soddisfare le richieste di utilizzo di fonti rinnovabili. Tutte le apparecchiature sono controllate da regolazione automatica con schede Modbus di interfacciamento per caldaie e generatori.

Nella centrale termica sono state inserite inoltre due caldaie a vapore Vitomax HS tipo M93B da 2 t/h, che provvedono al vapore tecnologico necessario all’umidificazione invernale e al funzionamento delle apparecchiature della centrale di sterilizzazione. I generatori di vapore, dotati di tutti gli accessori per poter funzionare senza presidio fisso fino a un massimo di 72 ore, sono alimentati da acqua trattata accumulata nel serbatoio di raccolta condense e pressurizzata mediante opportuno gruppo di pompaggio.

Orientate all’efficientamento energetico, le soluzioni impiantistiche adottate assicurano un’economicità gestionale: minimi livelli di spesa necessari per un utilizzo completo degli impianti al massimo delle loro prestazioni, con una gestione impiantistica controllata dagli operatori competenti, ma esercitabile anche in modo automatizzato.

Per approfondire

Nuovi impianti di trigenerazione e fotovoltaico per la sede italiana di Viessmann a Pescantina (VR)

Per il terzo case study individuato, relativo all’ambito industriale, Viessmann ha scelto di “giocare in casa” con l’installazione dei nuovi impianti di trigenerazione e fotovoltaico presso la sede italiana dell’azienda a Pescantina, in provincia di Verona. Lo scopo primario dell’installazione del trigeneratore e dell’impianto fotovoltaico, avvenuta tra il 2017 e il 2018, è auto-produrre parte dell’energia consumata dal sito per tutti gli usi elettrici e per la climatizzazione.

L’intervento è stato deciso a seguito di una diagnosi energetica condotta nel 2015, ai sensi del Decreto Legislativo 102/2014, che ha recepito in Italia la Direttiva Europea 27/2012 sull’efficienza energetica.

Viessmann ha scelto di dare una diretta testimonianza del valore sul campo delle proprie soluzioni per la generazione dell’energia termica ed elettrica, decidendo di cogliere anche l’opportunità di ottenere una riduzione dei costi di approvvigionamento. L’installazione della nuova centrale è stata l’occasione per creare temporaneamente un’interessante area training per tutti i partner commerciali che quotidianamente frequentano l’azienda.

Il progetto è stato studiato e i dispositivi dimensionati in modo tale da massimizzare l’autoconsumo di energia elettrica e termica, perseguendo un obiettivo di autarchia energetica in grado di rendere la sede sempre più autonoma, sebbene connessa alla rete elettrica.

Il progetto è stato avviato nel 2015 quando, oltre all’esecuzione della Diagnosi Energetica, è stata implementata in tutte le sedi europee del Gruppo Viessmann e in Turchia la certificazione ISO 50001 per i Sistemi di Gestione dell’Energia.

L’implementazione della certificazione ha consentito di impostare un’efficiente strategia energetica basata sul ciclo virtuoso Plan-Do-Check-Act: questa metodologia prevede la pianificazione del progetto, la sua implementazione, l’analisi dei risultati grazie a un monitoraggio e le azioni correttive necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati e, quindi, replicare il processo nell’ottica di un miglioramento continuo.

Nel 2017 ha avuto luogo l’installazione dell’impianto fotovoltaico con moduli Vitovolt da 20 kWp e la sostituzione dell’illuminazione tradizionale con la tecnologia a Led.

Nel 2018 è stata poi la volta del trigeneratore, costituito da un cogeneratore Vitobloc 200 EM da 20 kW elettrici e 39 kW termici, abbinato a un chiller ad assorbimento per la produzione di acqua refrigerata.

A supervisione di tutti gli impianti è stato posto un sistema di monitoraggio e controllo, costituito da una dashboard accessibile anche online che riporta tutti i dati energetici del sito – energia prodotta, energia consumata e per quali scopi – rendendoli sempre disponibili.

Il tempo di ritorno dell’investimento complessivo è stato valutato in 5 anni e i risparmi conseguenti agli interventi sono calcolati, anno per anno, con criteri conformi al protocollo IPMVP® (Protocollo Internazionale di Misura e Verifica dei Risultati).

Gli interventi sono stati ritenuti una best practice dalla FIRE (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia) e dall’associazione EVO® (Energy Valuation Organization), istituita dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti d’America.

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