Il Consiglio dei Ministri ha appena varato l’atteso decreto “Cura Italia” con le prime misure economiche volte a combattere l’emergenza coronavirus (vedi qui alcune anticipazioni per quanto riguarda il settore energia): la manovra, ha spiegato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi (video sotto), mette in campo circa 25 miliardi di euro con l’obiettivo di mobilitare 350 miliardi di finanziamenti complessivi, dando un sostegno alla liquidità per famiglie, imprese e lavoratori.
Più in dettaglio, i ministri dell’Economia e del Lavoro, Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo, hanno riassunto alcuni dei provvedimenti più importanti del decreto; tra questi, 3,5 miliardi aggiuntivi per sostenere il sistema sanitario nazionale oltre a un capitolo molto corposo che comprende diverse misure destinate ai lavoratori, con l’obiettivo, ribadito dal ministro Gualtieri, di tutelare l’occupazione in tutti i settori.
Così il “pacchetto” da dieci miliardi per il lavoro prevede, ad esempio: estensione della cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti; un congedo parentale speciale di 15 giorni per i genitori con figli sotto 12 anni costretti a rimanere a casa per la chiusura delle scuole (in alternativa un bonus baby-sitter da 600 euro); ampliamento e potenziamento del Fondo di garanzia per le PMI; assegno da 600 euro per il mese di marzo una tantum ai lavoratori autonomi e a quelli stagionali.
Il decreto Cura Italia prevede poi la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche ai lavoratori autonomi, oltre al rinvio di tutti gli adempimenti fiscali e contributivi.