Undici milioni di occupati “verdi” nel mondo: Cina al comando, Europa seconda

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Tutti i dati sui green job nell’ultimo rapporto statistico dell’IRENA. Tra le tecnologie vince il fotovoltaico.

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Sono undici milioni i “colletti verdi” in tutto il mondo, le persone che lavorano nei diversi settori delle energie pulite secondo le ultime rilevazioni diffuse dall’IRENA (International Renewable Energy Agency) riferite al 2018.

Lo studio Renewable Energy and Jobs (documento completo allegato in basso) evidenzia che il 39% degli occupati diretti e indiretti nelle tecnologie green si trova in Cina e che l’industria del fotovoltaico è in cima alla lista globale con 3,6 milioni di lavoratori.

Il grafico sotto riassume l’intero quadro.

Si nota, in particolare, il costante aumento dell’occupazione complessiva nelle fonti rinnovabili, che per la prima volta nel 2010 ha superato di poco dieci milioni di green job, grazie soprattutto al fotovoltaico e alle bioenergie (biomasse, biofuel per i trasporti, biogas).

Il mercato dei lavori “verdi” rimane piuttosto concentrato, anche se alcuni nuovi paesi, ad esempio nel Sud-Est asiatico, stanno emergendo tra le nazioni che forniscono maggiori opportunità d’impiego, come precisano i grafici seguenti.

Più in dettaglio, infatti, osserviamo che la Cina assorbe il 61% degli occupati nel fotovoltaico (2,2 milioni), davanti al Giappone e agli Stati Uniti, poi troviamo Bangladesh, India e Malesia.

Per quanto riguarda l’industria dei biocombustibili liquidi, invece, è il Brasile a dominare nettamente la classifica con oltre 800.000 occupati, seguito dagli Usa e dall’Indonesia.

L’eolico è l’unico settore che vede una maggiore presenza di paesi europei.

Al secondo posto, dietro la solita Cina, c’è la Germania con oltre 140.000 persone occupate tra installazioni offshore e sulla terraferma, e al quinto-sesto posto troviamo, rispettivamente, Gran Bretagna e Danimarca.

L’Unione europea nel complesso vale circa 1,2 milioni di green job quindi si colloca al secondo posto assoluto nel mondo, battuta solamente dalla Cina.

Sono cinque le nazioni Ue che contribuiscono maggiormente: Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, anche se l’IRENA non ha inserito statistiche più precise per il nostro paese.

In tutta Europa il settore che “tira” di più l’occupazione nelle rinnovabili è quello delle biomasse solide (387.000 lavoratori nel 2018), davanti all’eolico e al fotovoltaico, con rispettivamente 314.000-96.000 persone impiegate in modo diretto o indiretto.

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