Riscaldamento a zero emissioni: arrivano le caldaie a microonde?

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I primi prototipi di un’azienda britannica dovrebbero essere testati sul campo entro la fine del prossimo anno e commercializzati nel 2024.

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Visto che nell’agenda di molti paesi già è segnata la data per la messa al bando del riscaldamento a fonti fossili (in Italia solo proposta), cresce l’interesse per le alternative alle caldaie a gas, anche con soluzioni elettriche nuove e diverse da quelle più affermate.

Fa così notizia la creazione della prima caldaia al mondo a microonde, concepita dall’azienda britannica Heat Wayv.

In Gran Bretagna, ricordiamo, le caldaie a gas saranno vietate nelle case di nuova costruzione a partire dal 2025 e si prevede che saranno eliminate completamente entro la metà del 2030.

Il governo britannico sta incoraggiando l’installazione di pompe di calore, che sono estremamente efficienti ed economiche da gestire, anche se hanno costi iniziali più alti e possono richiedere delle modifiche al sistema di distribuzione interno alle abitazioni. Questo potrebbe rendere competitive le nuove caldaie a microonde, che costerebbero al consumatore quanto acquistare e installare una caldaia a gas, dunque meno di una pompa di calore, e sarebbero completamente compatibili con i radiatori domestici esistenti (cosa vera peraltro anche per alcune pompe di calore).

Il nuovo dispositivo di Heat Wayv ha le stesse dimensioni di una caldaia a gas tradizionale e ha 10 metri di tubo a serpentina all’interno, che viene riscaldato in più punti. Le microonde sono prodotte da componenti allo stato solido, che possono essere regolati specificamente per riscaldare l’acqua, risultando meglio mirati rispetto ai magnetron usati nei comuni forni a microonde, spiega l’azienda.

Il carico elettrico sarà circa lo stesso di un forno elettrico, ha indicato il produttore, secondo cui la caldaia a microonde ha un’efficienza di conversione dell’elettricità in acqua calda dell’84%, con un altro 12% di calore residuo che viene recuperato, dando un’efficienza complessiva del 96%.

Attualmente però, siamo ancora alla fase di costruzione di prototipi, che si intende provare sul campo, cioè in delle abitazioni, entro la fine del 2022, con le prime vendite al pubblico previste per il 2024. Un’unità adatta a una casa piuttosto grande, con tre o quattro camere da letto, costerebbe “circa 3.500 sterline”, poco più di 4.000 euro, dunque certamente meno di una pompa di calore aria-acqua.

Secondo esperti contattati dal Guardian, l’idea della caldaia a microonde sembra credibile, anche se i dettagli del prodotto sono riservati. La possibilità di essere inserita al posto di una caldaia a gas è un vantaggio significativo, hanno detto, anche se questi nuovi dispositivi userebbero più elettricità delle pompe di calore e avrebbero un costo di esercizio maggiore non solo di quello di queste, ma anche di quello delle caldaie a gas (calcolato sulle bollette britanniche, che vedono un costo del kWh elettrico paragonabile a quello italiano e un prezzo del gas inferiore di quasi il 50%).

Bisognerebbe quindi anche fare un calcolo dei costi lungo l’intera vita utile del prodotto per confrontare a pieno la convenienza complessiva delle varie alternative.

Così come per le pompe di calore, il maggiore fabbisogno elettrico potrebbe essere coperto, almeno in parte, da impianti fotovoltaici sui tetti delle case che installano queste alternative alle caldaie a gas.

La diffusione di sempre più apparecchi alimentati elettricamente, come i veicoli elettrici, comporta anche la necessità di rafforzare le reti elettriche, e l’eventuale adozione molto diffusa delle caldaie a microonde aumenterebbe la posta in gioco in questa sfida. La caldaia a microonde, inoltre, non è in grado di fornire acqua calda istantanea, come possono fare le caldaie a gas, quindi ha bisogno di un serbatoio di acqua calda all’interno dell’unità.

Alcuni esperti hanno detto che i proprietari potrebbero aver bisogno anche di aggiornare il quadro elettrico di casa, e potrebbe esserci bisogno che il distributore locale di corrente approvi l’installazione di una caldaia a microonde, come può succedere per le pompe di calore più grandi.

Un brevetto statunitense per una caldaia a microonde era stato depositato nel 1996, ma è scaduto, e in ogni caso proponeva di utilizzare riscaldatori magnetron, che secondo Stevens sono un po’ come “il martello pneumatico delle microonde”, a differenza dei generatori allo stato solido, che sono molto più precisi.

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