Revisione Pnrr, via libera Ecofin alle richieste italiane

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Approvate in via definitiva 67 modifiche al piano, tra cui maggiori fondi al biometano e un nuovo programma per incentivare i veicoli elettrici.

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Dopo il parere positivo preliminare della Commissione europea, è arrivato anche l’ok definitivo del Consiglio Ue su Economia e Finanze (Ecofin del 20 giugno) alla revisione del Pnrr italiano.

Il governo, infatti, aveva chiesto a maggio di modificare 67 misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza, allo scopo di migliorare l’attuazione e ridurre gli oneri amministrativi, oltre a superare alcuni elementi imprevisti.

Come spiega una nota di Palazzo Chigi, nell’ambito della revisione tecnica del Pnrr “sono stati implementati gli investimenti per lo sviluppo dell’economia circolare dei rifiuti e per incentivare l’acquisto di automobili a basso impatto ambientale per un importo complessivo pari a 1,2 miliardi di euro”.

Si ricorda che il 24 giugno ci sarà la Cabina di regia “per la verifica del conseguimento dei quaranta obiettivi dell’ottava rata” e la pianificazione dei tavoli tecnici in occasione della visita della Commissione europea; il pagamento della settima rata, inoltre, “consentirà all’Italia di confermare il primato europeo nell’avanzamento del Piano e, in termini di performance, di raggiungere il 54% degli obiettivi programmati”, contro una media Ue del 36% circa.

In particolare, 640 milioni di euro saranno dirottati dalla misura originariamente dedicata all’idrogeno nei settori industriali “hard-to-abate” verso l’Investimento Sviluppo Biometano. Grazie a questa modifica l’Italia potrà raggiungere entro giugno 2026 una capacità produttiva di biometano pari a 2,3 miliardi di metri cubi all’anno, centrando pienamente il target previsto.

Mentre 597 milioni di euro saranno invece spostati dalle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, visto il ritardo accumulato finora in questa misura, su un nuovo programma di rottamazione e rinnovo del parco veicolare, finalizzato a promuovere la sostituzione di vetture a combustione interna con modelli elettrici a zero emissioni, prevedendo incentivi più vantaggiosi per le fasce di reddito basse.

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