Produrre acqua potabile con il sole: nuova soluzione ispirata dagli origami

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Un gruppo di ricercatori ha sviluppato un materiale fototermico basato sulla struttura tridimensionale Miura fold, capace di ottenere un’efficienza complessiva prossima al 100% contro il 71% circa dei sistemi tradizionali.

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Produrre acqua potabile utilizzando solamente una fonte energetica rinnovabile è una sfida molto complessa, per tutti gli scienziati che aspirano a risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico nelle zone più aride del Pianeta (vedi QualEnergia.it).

Un gruppo di ricercatori, finanziato dalla King Abdullah University of Science and Technology dell’Arabia Saudita, ha concepito un nuovo metodo per dissalare l’acqua marina, tramite un generatore solare di vapore.

Nel loro studio (link in basso), gli autori descrivono un sistema ispirato all’arte giapponese dell’origami, più precisamente alla struttura tridimensionale “Miura fold”: un motivo a scacchiera costituito da parallelogrammi che formano “valli” e “montagne” su una superficie piana (un foglio di carta ad esempio), consentendo così di ripiegarla in uno spazio molto più piccolo.

Gli scienziati, infatti, spiega una nota divulgativa dell’American Chemical Society, hanno creato un materiale fototermico in 3D, con la struttura Miura fold, capace di convertire l’energia solare in calore con un’efficienza decisamente superiore rispetto a quella raggiunta dai materiali piani, che invece dissipano una buona parte del calore nell’aria.

Secondo gli scienziati, l’efficienza complessiva del materiale tridimensionale arriva quasi al 100%, al contrario delle soluzioni in 2D che si fermano intorno al 71% di efficienza, grazie al maggiore assorbimento della luce e alla migliore evaporazione dell’acqua salina attraverso il calore generato dal materiale in 3D (vedi la foto sotto).

Il vapore, infine, è raccolto e condensato per produrre acqua potabile.

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