Più incentivi e investimenti nelle rinnovabili: dentro il piano Biden da 2.000 miliardi

  • 2 Aprile 2021

Tra i capitoli più importanti: potenziamento della rete elettrica, estensione decennale dei crediti di imposta Itc-Ptc, mobilità a zero emissioni. Previsti anche 30 GW di eolico offshore.

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Nel maxi piano da duemila miliardi di dollari in dieci anni per le infrastrutture, i trasporti e il lavoro, American Jobs Plan, annunciato dal presidente Usa Joe Biden, ci sono molti punti che toccano da vicino i temi energetici e ambientali.

Vediamo su quali aspetti intende lavorare la Casa Bianca nei prossimi anni per uscire gradualmente dai combustibili fossili e ridurre le emissioni inquinanti, iniziando dalla proposta di investire cento miliardi di dollari per modernizzare la rete elettrica americana e renderla più resiliente, vale a dire, in grado di resistere alle condizioni climatiche più estreme.

Lo scopo è rendere la trasmissione di energia elettrica più sicura e minimizzare i rischi di un blackout come quello capitato questo inverno in Texas.

Il Texas freeze, con le sue temperature particolarmente basse, ha messo fuori gioco decine di GW di centrali di generazione elettrica alimentate a fonti fossili, soprattutto a gas, congelando gasdotti, impianti e linee elettriche.

Così Biden propone di lanciare un nuovo investment tax credit (Itc), un credito di imposta volto a promuovere la realizzazione di almeno 20 GW di linee elettriche ad alto voltaggio, mobilitando decine di miliardi di investimenti privati nel settore.

Un altro punto fondamentale del piano Biden è estendere per dieci anni i crediti di imposta Itc e Ptc (Production tax credit) per le rinnovabili e i sistemi di accumulo energetico, due incentivi che in questi anni, pur tra continui tiramolla con proroghe delle scadenze che arrivavano in extremis, ha sostenuto la crescita delle fonti rinnovabili, eolico e fotovoltaico in particolare.

Biden ha anche ribadito il suo impegno per andare verso il 100% di elettricità pulita carbon-free entro il 2035, includendo quindi il nucleare.

Il piano poi prevede di investire circa 16 miliardi di dollari per chiudere e bonificare pozzi esauriti di petrolio e gas, così come miniere di carbone abbandonate, che rappresentano un rischio per la sicurezza ambientale e la salute umana.

Nel piano ci sono molte proposte per i trasporti con un focus sulla mobilità elettrica.

Si parla, ad esempio, di realizzare 500.000 punti di ricarica per veicoli elettrici al 2030; elettrificare almeno il 20% degli scuolabus; fissare incentivi per chi acquista auto elettriche con componenti made in America.

Un altro capitolo rilevante, che vale 35 miliardi di dollari, è quello dedicato ai finanziamenti per innovazione, ricerca e sviluppo nelle tecnologie con cui ridurre le emissioni e combattere la crisi climatica. Si parla, ad esempio, di accumulo energetico di grande taglia utility-scale, nucleare avanzato, idrogeno, cattura della CO2 con sistemi carbon capture and storage (si veda però questo articolo sul fallimento del progetto Petra Nova negli Usa), eolico galleggiante.

Spazio anche per alcune riforme fiscali: Biden punta soprattutto a innalzare al 28% l’aliquota dell’imposta sulle società (corporate tax) e ad eliminare miliardi di dollari in sussidi e trattamenti speciali alle industrie fossili.

In tema di efficienza energetica, Biden intende destinare 213 miliardi di dollari a programmi di riqualificazione su più di due milioni di abitazioni e di edifici commerciali, attraverso varie misure (prestiti agevolati, crediti di imposta, assistenza ai progetti).

Il piano per l’eolico offshore: 30 GW al 2030

Biden ha anche presentato un piano specifico per rilanciare un settore delle rinnovabili finora poco sviluppato negli Stati Uniti: l’eolico offshore.

L’obiettivo è installare 30 GW di impianti in mare al 2030. Ciò richiederà, si legge nella nota della Casa Bianca, investimenti annuali per 12 miliardi di dollari in progetti offshore su entrambe le coste americane e creerà decine di migliaia di nuovi occupati (44.000 posti di lavoro diretti nel settore nel 2030).

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