Più fondi per il clima con il nuovo accordo sul budget Ue 2021-2027

Raggiunto l'accordo politico tra Consiglio e Parlamento sul quadro finanziario pluriennale da oltre 1.800 miliardi di euro.

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La presidenza tedesca del Consiglio Ue ha raggiunto un accordo politico con i negoziatori del Parlamento europeo sul prossimo quadro finanziario pluriennale, vale a dire, sul bilancio a lungo termine dell’Ue.

L’accordo, spiega una nota del Consiglio, è arrivato al termine di intense consultazioni con il Parlamento e la Commissione, avviate alla fine di agosto.

La cifra totale per il budget 2021-2017 è di circa 1.800 miliardi di euro, che comprende i 750 miliardi del pacchetto finanziario per la ripresa economica post-Covid, il Recovery Fund-Next Generation EU.

Nei negoziati, spiega l’agenzia EurActiv, è stato confermato che un terzo del budget europeo dovrà essere speso per iniziative e progetti contro il cambiamento climatico; inoltre, gli Stati membri dal 2024 utilizzeranno il 7,5% dei fondi ricevuti (10% dal 2026) per investire in misure volte alla tutela degli ecosistemi e della biodiversità.

In particolare, chiarisce la nota, il budget concordato con il Parlamento comprende:

  • un rafforzamento mirato dei programmi dell’Ue, tra cui Horizon, EU4Health ed Erasmus+, pari a 15 miliardi di euro attraverso mezzi supplementari (12,5 miliardi) e riassegnazioni (2,5 miliardi) nel corso del prossimo periodo finanziario, rispettando nel contempo i massimali di spesa stabiliti nelle conclusioni del Consiglio europeo del 17-21 luglio;
  • maggiore flessibilità per consentire all’Ue di rispondere a esigenze impreviste;
  • maggiore coinvolgimento dell’autorità di bilancio nel controllo delle entrate nell’ambito di Next Generation EU;
  • maggiore ambizione in materia di biodiversità e rafforzamento del monitoraggio della spesa per quanto riguarda la biodiversità, il clima e le questioni di genere;
  • una tabella di marcia indicativa per l’introduzione di nuove risorse proprie.

Per quanto riguarda l’ultimo punto (la ricerca di nuove risorse proprie), ricordiamo che Bruxelles sta pensando a diverse misure per finanziare il Recovery Fund, come un potenziamento del mercato ETS (Emissions Trading Scheme) e l’introduzione di una tassa alla frontiera sulle emissioni di CO2 dei beni importati.

L’accordo, termina la nota, sarà ora presentato agli Stati membri per approvazione, insieme agli altri elementi del prossimo quadro finanziario pluriennale e del pacchetto per la ripresa.

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