Oneri, Arera teme peso sulle bollette da prestito Alitalia

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L'Autorità chiede di modificare la norma del Dl Crescita.

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“Sarebbe opportuno” che la norma del Decreto Crescita sul prestito ad Alitalia, “venisse modificata nel corso dell’iter di conversione in legge, per assumere il carattere di straordinarietà (una tantum), con riferimento esclusivo all’anno 2019, introducendo un termine di restituzione delle somme disponibili presso i conti di CSEA.”

Bisogna infatti, “evitare il ricorso a misure che dispongano il trasferimento diretto al Bilancio dello Stato di risorse provenienti dalla tariffa elettrica e gas, al fine di evitare ripercussioni negative su famiglie e imprese.”

Questo l’invito che arriva dall’Autorità per l’Energia in una segnalazione inviata ieri a Parlamento e Governo sul utilizzo delle disponibilità finanziarie dei conti gestiti dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA).

Come noto, il DL Crescita prevede che 650 milioni di euro dei 900 di prestito per Alitalia siano a valere sulle disponibilità della Cassa, una misura sostanzialmente prevista già dal precedente DL Semplificazioni, con la differenza non trascurabile che nel nuovo decreto in fase di conversione è sparito il termine dei 6 mesi per il rimborso.

Nella propria segnalazione, l’Autorità sottolinea come la misura, riducendo le disponibilità finanziarie della CSEA “ne comprimano i margini di flessibilità, funzionali alle molteplici esigenze di copertura finanziaria degli oneri generali di sistema, inclusa la mitigazione degli effetti per i clienti finali, in caso di forti ed inattese oscillazioni dei costi di generazione o di approvvigionamento dell’energia.”

Il timore è quello di generare “ripercussioni negative sull’intero sistema, che potrebbero tramutarsi in un incremento improprio dei prezzi dell’energia per le famiglie e per le imprese, qualora ciò dovesse tradursi in un aumento dei corrispettivi a copertura degli oneri generali, con possibili effetti sfavorevoli sul ciclo economico generale.”

A tale proposito, l’Autorità sottolinea che, nell’esercizio delle proprie competenze e in aderenza al proprio mandato istituzionale, “continuerà a determinare i corrispettivi a copertura degli oneri generali perseguendo, in via prioritaria, la tutela dei clienti finali e l’efficiente funzionamento del settore elettrico”.

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