Alcuni dei numeri migliori del fotovoltaico europeo nel 2022 sono arrivati in Olanda.
Gli impianti solari olandesi, infatti, hanno coperto il 14% del mix di generazione elettrica nazionale lo scorso anno, contro il 9% circa nel 2021 e un misero 1% nel 2015, più di qualsiasi altro Paese Ue. Così il fotovoltaico ha superato, per la prima volta in Olanda, la produzione elettrica da carbone, rimasta al 13% del totale.
Si vede chiaramente dal grafico seguente, tratto dalla Electricity Review appena pubblicata dal centro studi energetico Ember (si veda Produzione elettrica, in Europa eolico e fotovoltaico hanno superato il gas).
La produzione da FV quindi è cresciuta del 51% nel 2022, arrivando a 17 TWh contro i 12 TWh del 2021. A livello Ue, il fotovoltaico ha generato il 7,3% del totale elettrico lo scorso anno (5,7% nel 2021), con 203 TWh.
In termini di nuova potenza installata, in Olanda si sono aggiunti circa 4 GW complessivi nel 2022, sempre secondo Ember.
Ciò pone il mercato FV dei Paesi Bassi al quarto posto assoluto; in testa troviamo la Germania con 7,9 GW di nuovo installato, seguita da Spagna e Polonia con rispettivamente 7,5-4,9 GW.
Più in dettaglio – dati Ember e stime preliminari di Netbeheer Nederland, associazione degli operatori di rete olandesi – in Olanda si sono realizzati circa 1,8-2 GW di impianti residenziali su tetto, con una crescita del 38-40% rispetto al 2021.
Mentre le aste per impianti fotovoltaici commerciali e utility-scale hanno assegnato circa 2,3 GW lo scorso anno.
Le prospettive restano molto buone: si parla di oltre 4 GW di installato FV ogni anno in media fino al 2026 e di 11 GW di grandi progetti in corso di sviluppo.
Finora il boom del fotovoltaico residenziale è stato supportato da un meccanismo net-metering di scambio sul posto, con pagamenti per il surplus di energia elettrica immesso in rete.
Tuttavia, la forte espansione del solare sta incontrando alcuni colli di bottiglia, perché la rete elettrica ha bisogno di essere estesa e potenziata per assorbire e gestire, senza distacchi nè congestioni, tutta la nuova energia prodotta con il fotovoltaico.
Gli operatori di rete quindi raccomandano di uscire gradualmente dallo scambio sul posto e di puntare maggiormente su nuovi incentivi per installare sistemi di accumulo energetico (batterie domestiche).