Ok al bonus ristrutturazioni per immobili “fittizi” se diventeranno A/2

Il chiarimento delle Entrate.

ADV
image_pdfimage_print

Si può utilizzare la detrazione fiscale del 50% per lavori di ristrutturazione di un’unità immobiliare “fittizia” in categoria catastale F/4, a condizione che al termine dei lavori diventi un immobile accatastato A/2 (fabbricato civile-residenziale).

Questo, in sintesi, il chiarimento reso dall’Agenzia delle entrate a un recente interpello.

Ricordiamo che in categoria F/4 rientrano gli immobili già ultimati ma ancora da definire per quanto riguarda le loro caratteristiche funzionali e strutturali (ad esempio, perché si deve ancora definire la costituzione dei vani con relativa planimetria).

Nel caso specifico, l’interpello verte su un immobile F/4 derivante dalla trasformazione di un immobile che originariamente era un albergo (categoria catastale D/2), che sarà frazionato in unità abitative residenziali. L’istante, proprietario di questo immobile F/4, ha chiesto all’Agenzia se avrebbe potuto beneficiare del bonus 50% per la ristrutturazione.

Il proprietario, si legge nella risposta (corsivo e neretti nostri), “potrà fruire delle agevolazioni previste dall’articolo 16-bis del TUIR nel limite di detrazione di 96.000 euro, riferito all’unità immobiliare censita al catasto all’inizio degli interventi di ristrutturazione. Considerato che l’unità censita, a seguito del frazionamento dell’unità alberghiera, nella categoria catastale F/4, l’agevolazione potrà essere fruita a condizione che, alla fine dei lavori, sia distintamente accatastata in A/2“.

Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:

Prova gratis il servizio per 10 giorni o abbonati subito a QualEnergia.it PRO

ADV
×