Tredici società energetiche sono finite nel mirino dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) per aver pubblicizzato online offerte “non pienamente conformi alla disciplina a tutela del consumatore”.
Si tratta di Illumia, Jen Energia, Dolomiti Energia, Axpo Italia (Pulsee Luce & Gas), Ajo’ Energia, Acea Energia, Ecom-Energu Comune, Agsm Aim Energia, Hera Comm, Wekiwi, Omnia Energia, Semplice Gas & Luce, E.On Energia: tutte queste – riferisce Agcm in una nota pubblicata oggi sul proprio sito – sono state oggetto di interventi di moral suasion.
A seguito dell’attesa fine del mercato tutelato, l’Autorità ha effettuato un monitoraggio delle offerte commerciali proposte dalle principali società di vendita di energia elettrica e gas presenti sul mercato libero, per verificare la trasparenza e completezza delle informazioni fornite ai consumatori, con particolare attenzione alle componenti economiche e ai “claim” ambientali.
I rilievi dell’Agcm
Nelle varie voci di costo analizzate, rileva Agcm, mancava l’indicazione di alcuni oneri che compongono il prezzo dell’energia. Riguardo alle rivendicazioni ambientali, invece, è emerso che alcune affermazioni delle società non fornivano informazioni adeguatamente certificate sulle concrete azioni svolte.
Le 13 aziende, quindi, sono state invitate a integrare la propria informativa promozionale “in modo chiaro ed esaustivo”, indicando tutti gli oneri che compongono la spesa per l’energia. Sui green claim, è stato invece chiesto loro di predisporre un’informativa completa e corretta, corredata con le certificazioni e attestazioni relative ai vanti ambientali che sostengono di avere.
Ricordiamo che il Servizio di Maggior Tutela, che si è concluso a gennaio 2024 per i consumatori domestici del gas, cesserà di esistere anche per la fornitura elettrica a partire dal 1 luglio 2024. Milioni di consumatori dovranno a breve scegliere il proprio fornitore, ed è per questo che il mercato è in gran fermento.
Il mercato libero offre numerosi vantaggi, tra cui una maggiore scelta e la possibilità, in teoria, di risparmiare sulle bollette con offerte più basse oppure con offerte luce e gas a prezzo fisso. Tuttavia, comporta anche delle sfide: ad esempio, non tutti i consumatori sono adeguatamente informati o hanno le competenze necessarie per navigare tra le varie offerte.
Quali tutele per i consumatori
Proprio in tema di trasparenza e regolamentazione a vantaggio dei consumatori, si è tenuta martedì scorso, 28 maggio, un’audizione in commissione Attività Produttive della Camera del presidente dell’Agcm Roberto Rustichelli. Secondo Assoutenti, che ha commentato l’audizione, il passaggio al mercato libero sarebbe un “flop”, perché tutte le offerte consultabili sul libero sarebbero più onerose rispetto sia alle tariffe per i clienti vulnerabili (per il gas), sia alle tariffe del mercato tutelato per la luce.
“La sperata concorrenza che avrebbe dovuto innescare il mercato libero non si è vista, e le opportunità migliori sono quelle garantite dalle aste per il Servizio a Tutele Graduali, che faranno scendere sensibilmente le bollette della luce a partire da luglio”, spiega il presidente onorario e responsabile energia di Assoutenti, Furio Truzzi, che propone di prorogare al 31 dicembre 2024 i termini per il passaggio dal mercato libero al Servizio a Tutele Graduali, senza passare per la Maggiore tutela, come attualmente previsto.
Lunedì 27 maggio, inoltre, Arera ha posto in consultazione (fino al 24 giugno) un documento per proporre alcune misure a tutela dei consumatori, tra cui l’estensione del diritto di ripensamento da 14 a 30 giorni (in determinati casi) o la limitazione di pratiche aggressive come il teleselling.
Particolarmente rilevanti sono le indicazioni dell’Autorità sugli obblighi del venditore in tema di modifiche delle condizioni contrattuali. Ogni variazione dovrebbe essere effettuata in maniera chiara e con adeguato anticipo, fornendo informazioni che permettano al cliente finale di valutare se accettare la modifica oppure recedere dal contratto.