Quasi ogni giorno in Italia un incidente a causa del gas

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Per il gas canalizzato e il settore del Gpl ogni tre giorni in Italia si registrano due incidenti. Una statistica poco conosciuta ma che causa ogni anno oltre 30 decessi, feriti e danni economici.

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Non è una statistica molto conosciuta, ma quasi ogni giorno la cronaca in Italia ci racconta di un incidente causato dal gas metano o dal gpl. Per la precisione ogni tre giorni avvengono almeno due incidenti: nel 2019 ci sono stati circa 270 eventi, con 35 decessi.

Per capirci un po’ sulle statistiche siamo andati a vedere l’ultimo rapporto è del Comitato Italiano Gas (CIG), Ente Federato all’UNI, che in ottemperanza ad uno specifico mandato di Arera, elabora annualmente un documento dal titolo “Statistica incidenti da gas combustibile in Italia” (pdf), l’ultimo riporta i dati fino al 2019.

La raccolta dei dati si avvale di diverse fonti, come quella del Corpo dei Vigili del Fuoco, il Ministero dell’Interno, le associazioni di categoria, le fonti giornalistiche e le assicurazioni.

Per il gas canalizzato, nel 2019 si sono registrati circa 157 incidenti, in aumento rispetto al 2018 (138). Il numero degli incidenti mortali è stato pari a 16 (contro i 12 del 2018).

Nel settore del GPL risultano costanti gli incidenti registrati (da 112 a 113) e si registra un decremento del numero dei decessi (da 22 a 19).

Per entrare un po’ nel dettaglio statistico vediamo che nel caso del gas canalizzato, in presenza di un calo dei consumi, sono in aumento, per ogni miliardo di metri cubi consumati, il numero di incidenti (da 4,73 a 5,57); in aumento il numero di deceduti (da 0,48 a 0,81), ma in calo gli infortunati (da 11,55 a 0,94).

Per quanto concerne il GPL, in presenza di una certa stabilità dei consumi, il numero degli incidenti rilevati è sostanzialmente stabile: 68,48 per milione di tonnellata di consumo (rispetto a 67,87 del 2018); in decremento, per ogni milione di tonnellata di GPL consumato, il numero dei decessi che passa da 13,33 a 11,51, mentre è in aumento il numero degli infortunati (da 61,21 a 78,18).

Nel documento vengono anche considerate le diverse cause: dal mancato controllo degli apparecchi domestici al non rispetto delle norme tecniche di posa della segnaletica, livelli di interramento, copertura dei tubi, ecc.  Nel report si indicano tutti i necessari accorgimenti per la sicurezza.

A prescindere dai dati degli incidenti e dalle cause e dai danni procurati (anche economici), vediamo ogni giorno di più crescere l’interesse dei cittadini di sigillare definitivamente il contatore del metano o far ritirare il serbatoio del gpl.

Le lobby che curano gli interessi di queste fonti sono molto forti, ma al contempo si diffondono velocemente le informazioni e i progetti di alternative tecnologiche che riguardano interventi di efficienza energetica e fonti rinnovabili. E noi ne continueremo a parlare.

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