Unire le competenze nel settore dell’efficienza energetica a quelle nelle aree IT, IoT ed Energy Intelligence per supportare le aziende che intendono implementare soluzioni per il risparmio energetico, certificati bianchi oppure che vogliono accedere ad altre forme di incentivazione.
Questo è l’obiettivo di White Energy Group , società di servizi energetici che ha sviluppato la Virtual Energy Platform®, un sistema proprietario di monitoraggio dei consumi e reportistica IoT based su piattaforma completamente on line.
Sulla base delle analisi svolte, la società propone e finanzia progetti di efficienza energetica nell’ambito industriale, agro-alimentare, e civile, mediante Energy Performance Contract (EPC).
Uno degli ambiti in cui l’azienda può fornire supporto alle imprese è l’accesso ai contributi fiscali previsti dal piano Transizione 5.0 (denominata anche Industry 5.0).
Whitenergy può individuare e consigliare alle imprese gli interventi premianti e più vantaggiosi, offrendo un supporto nella realizzazione degli interventi e nella certificazione “ex ante” ed “ex post” dei risparmi.
Il Piano Transizione 5.0 fa parte delle modifiche al Pnrr richieste dall’Italia con l’integrazione del RePowerEU, e prevede l’ottenimento di crediti d’imposta per interventi di efficientamento e autoproduzione di energia rinnovabile, con l’obiettivo di conseguire un risparmio di 400.000 tonnellate equivalenti di petrolio nei prossimi due anni.
Una dotazione di 6,3 miliardi di euro si affiancherà alle agevolazioni sugli investimenti già previsti dal Piano Transizione 4.0, per guidare l’industria italiana verso la sostenibilità energetica e la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
È possibile richiedere un contributo, in relazione a spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, per gli interventi rientranti in queste tre categorie:
1. Efficienza Energetica: 3,78 mld € destinati agli investimenti mirati all’efficienza energetica; la misura premierà, cioè, il risparmio energetico ottenuto nei processi produttivi.
2. Autoconsumo e Autoproduzione: 1,89 mld € destinati a sostenere l’acquisto di impianti a fonti rinnovabili per autoproduzione e autoconsumo, con esclusione delle biomasse.
3. Formazione: 630 milioni di euro per la formazione del personale che faciliti la transizione verde.
Le imprese che desiderano beneficiare degli incentivi dovranno certificare “ex ante” il progetto attraverso un valutatore indipendente (come una ESCo – Energy Service Company) che attesti l’ammissibilità dell’iniziativa ai criteri di riduzione dei consumi fossili. Successivamente, una certificazione “ex post” attesterà l’effettiva realizzazione degli interventi e misurerà il beneficio maturato in termini di efficienza energetica e autoconsumo di energia rinnovabile.
Il processo di validazione è molto simile a quello utilizzato dal Gse per il riconoscimento dei Certificati Bianchi sugli interventi di efficienza energetica e sul quale Whitenergy, in qualità di ESCo certificata UNI EN 11352 ha già sviluppato una pluriennale esperienza in centinaia di progetti approvati.
Autoconsumo Individuale a Distanza con il supporto di Whitenergy
Whitenergy può inoltre supportare le realtà imprenditoriale che vogliono usufruire dell’Autoconsumo Individuale a Distanza (AID), una delle soluzioni incentivanti più interessanti a sostegno della transizione energetica.
L’AID consente la realizzazione di impianti fotovoltaici fino a 1 MWp, collegati “virtualmente” agli stabilimenti industriali tramite la rete elettrica locale.
Questa modalità offre alle aziende, in particolare alle grandi imprese che non possono accedere alle CER, un incentivo che può arrivare a 118 €/MWh per la quota di energia prodotta dal nuovo impianto e prelevata nella stessa ora dal sito produttivo (energia condivisa).
Un aspetto chiave dell’AID è che, trattandosi di una configurazione realizzabile da un unico attore, produttore e consumatore, non risulta necessaria la creazione di un nuovo soggetto giuridico come nelle CER.
Attraverso le soluzioni individuate da Whitenergy, i ricavi derivanti dalla vendita dell’energia sul mercato elettrico, sommati all’incentivo maturato, consentiranno alle aziende di ridurre fino al 100% il proprio costo energetico per la quota parte “condivisa”, con ritorni di investimento compresi tra i 2 e i 5 anni.
Il Decreto prevede, inoltre, ricadute positive sulla collettività, in quanto parte dell’incentivo prodotto dall’azienda andrà destinato a persone fisiche e/o a finalità sociali a beneficio del territorio.
Anche in questo contesto è importante avvalersi del supporto di aziende specializzate nel settore della consulenza sui temi energetici e sulla definizione di politiche di sostenibilità e condivisione.
Con le sue soluzioni sull’AID, Whitenergy si occupa della individuazione, realizzazione e gestione degli impianti fotovoltaici incentivabili dal Gse. L’azienda segue inoltre tutte le attività volte al riconoscimento dell’incentivo e offre supporto per una gestione più efficiente della parte di incentivo destinata alla collettività.