Con 87 maxi turbine appena installate nel Mare d’Irlanda e una potenza totale di 659 MW, Walney Extension è diventato, anche se di poco, il parco eolico offshore in funzione più grande del mondo, in grado di fornire energia elettrica a circa 600.000 abitazioni inglesi.
Ha sorpassato, infatti, il record di London Array, l’impianto da 630 MW sull’estuario del Tamigi, inaugurato nel 2013 dopo due anni di lavori, che però impiega il doppio delle turbine (175 per la precisione) in confronto a Walney Extension.
Così il primato dell’eolico in mare rimane stabilmente in Gran Bretagna, il paese leader in Europa per quanto riguarda lo sviluppo di questa tecnologia (vedi QualEnergia.it con i dati diffusi da WindEurope).
Il progetto è interamente danese: il 50% del nuovo super-parco marino appartiene al colosso energetico Ørsted (ex Dong Energy) con la restante metà divisa tra due investitori istituzionali, i due fondi pensione danesi PKA e PFA.
L’impianto copre un’area di 145 km quadrati, circa 19 km al largo delle coste della Cumbria.
Le turbine utilizzate sono di due tipi: il modello MHI da 8 MW di Vestas (47 in tutto) oltre a 40 aerogeneratori da 7 MW di Siemens Gamesa.
Entrambi i modelli sono di notevoli dimensioni, con altezze dal livello del mare alla punta delle pale che arrivano a sfiorare 200 metri e diametri dei rotori di 154-164 metri.
Come abbiamo osservato in più occasioni, il gigantismo delle turbine è uno degli elementi che caratterizza l’evoluzione dell’eolico offshore, sempre più orientato a ridurre i costi complessivi d’installazione, incrementare l’efficienza utilizzando meno pale ma più potenti e così competere con le altre fonti rinnovabili-fossili nel sistema elettrico (vedi QualEnergia.it sui risultati delle aste a zero incentivi in Olanda).
Grazie al nuovo parco, intanto, Ørsted ha portato a 1,5 GW la capacità cumulativa degli impianti serviti dal West Coast Hub nel porto di Barrow, il centro che ospita le attività di controllo, assistenza e manutenzione offshore del gruppo danese in quella zona della Gran Bretagna.
Ma Walney Extension non è destinato a mantenere a lungo il suo titolo della centrale in mare più grande del Pianeta. Nel 2020 dovrebbe essere inaugurato il progetto East Anglia One di ScottishPower (714 MW) e la stessa Ørsted sta lavorando a mega-impianti da 1,2-1,8 GW, battezzati Hornsea One-Hornsea Two, al largo delle coste dello Yorkshire.