Gas e nucleare investimenti “green”, pubblicato in Gazzetta Ue il regolamento con i criteri tecnici

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La nuova tassonomia si applicherà dal primo gennaio 2023. Riepilogo delle principali condizioni.

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea il regolamento delegato 2022/1214 della Commissione Ue, che include gas e nucleare, a determinate condizioni, nella lista degli investimenti considerati sostenibili dal punto di vista ambientale (la cosiddetta tassonomia green).

Il regolamento è riuscito infine a ottenere il via libera dal Parlamento Ue nella plenaria del 6 luglio scorso.

In quella occasione, infatti, gli eurodeputati hanno bocciato la risoluzione, approvata in precedenza dalle commissioni Ambiente ed Economia dello stesso Parlamento, che puntava a respingere il regolamento delegato di Bruxelles.

Così atomo e gas fossile sono rimasti nella tassonomia; il provvedimento della Commissione europea fissa i criteri tecnici per ammettere queste due tecnologie nella classificazione dei progetti verdi, finanziabili anche con fondi Ue. Il regolamento enterà in vigore il 4 agosto e si applicherà dal primo gennaio 2023.

Ricordiamo in breve i criteri di ammissibilità.

Per quanto riguarda il nucleare, si potrà investire in nuove centrali realizzate con le “migliori tecnologie disponibili” anche ai fini della produzione di idrogeno, con permessi di costruzione rilasciati entro il 2045; fino al 2040 si potranno effettuare interventi di modifica e ammodernamento di impianti esistenti, per prolungarne la vita utile. Ammesse anche, tra gli investimenti sostenibili, le attività di ricerca e sviluppo per le nuove tecnologie del nucleare di quarta generazione.

Gli Stati membri, per costruire nuovi reattori, dovranno dimostrare di avere risorse finanziarie sufficienti a coprire i costi stimati per la gestione dei rifiuti radioattivi e per la disattivazione finale delle centrali, al termine della loro vita utile; di avere già realizzato depositi per lo smaltimento delle scorie a bassa e media attività; di avere un piano dettagliato per sviluppare un sito in cui smaltire le scorie ad alta attività entro il 2050.

Per quanto riguarda il gas, le centrali con permesso di costruzione rilasciato entro il 31 dicembre 2030, dovranno soddisfare tutta una serie di requisiti, tra cui:

  • emissioni dirette di gas-serra inferiori a 270 gCO2e/kWh, oppure emissioni annue inferiori a una media di 550 kg CO2e/kW su un arco di 20 anni (dopo il 2030 il limite scenderà a 100 gCO2e/kWh);
  • sostituire un impianto esistente a fonti fossili a più elevate emissioni;
  • non superare di oltre il 15% la capacità installata della centrale sostituita;
  • portare a una riduzione complessiva delle emissioni di almeno il 55% sul ciclo di vita, in confronto al vecchio impianto sostituito.

Inoltre, le nuove centrali a gas dovranno essere progettate e costruite per utilizzare gas rinnovabili e-o a basse emissioni di carbonio; il passaggio a un uso esclusivo di gas rinnovabili dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2035.

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