Fotovoltaico, energy storage con un volano di cemento

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Una start up francese ha testato in laboratorio una tecnologia che potrebbe essere impiegata in ambito residenziale e su reti locali in zone remote.

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Arriveranno nuove tecnologie per accumulare energia a basso costo senza utilizzare le batterie?

Al momento gli accumulatori elettrochimici (litio in primis) rappresentano la soluzione più diffusa e con le prospettive di mercato più ampie su scala globale, ma non è detto che qualche azienda innovativa non riuscirà a lanciare prodotti differenti per determinate applicazioni.

Tra le tante iniziative (di recente abbiamo parlato di un sistema a gravità per uso domestico) c’è la tecnologia ideata dalla start-up francese Energiestro.

In sintesi, è un particolare volano costituito da un cilindro di cemento, collocato sottovuoto in una camera stagna in modo da evitare l’attrito dell’aria, vedi l’immagine seguente, tratta dal sito web della società francese (cliccare sopra per ingrandire).

Il volano è collegato a un motore elettrico-alternatore. Nella fase di accumulo, quando è necessario stoccare energia, il motore fa ruotare il volano ad alta velocità sul proprio asse (accelerazione), mentre nella fase di scarica, quando si vuole recuperare energia utile, il motore agisce come un freno.

In pratica, il volano consente di trasformare energia elettrica in energia meccanica-cinetica e viceversa.

Tra i vantaggi di questa soluzione, Energiestro annovera la sua economicità, perché il volano di cemento costa molto meno di un volano realizzato in acciaio o carbonio.

Inoltre, questa tecnologia, secondo l’azienda francese, è in grado di funzionare in condizioni climatiche estreme a livello di umidità e temperature, non contiene metalli rari o costosi ed è garantita 30 anni con un numero potenzialmente illimitato di cicli di carica e scarica.

Energiestro ha testato in laboratorio il suo volano, che ora è negli stadi finali di sviluppo.

La taglia base proposta è un volano con una capacità di 10 kWh e una potenza nominale di 10 kW, che corrisponde a un ciclo completo di carica e scarica di un’ora.

Questa taglia prevede un diametro del cilindro di un metro (altezza 1,5 metri) per un peso di tre tonnellate, quindi in sostanza il volano può essere interrato anche nel giardino privato di una villetta ed essere così integrato a un impianto fotovoltaico residenziale.

La start-up punta a realizzare taglie anche di 20-50 kWh per applicazioni in ambito residenziale e per piccole reti locali, ad esempio sulle isole o in zone rurali.

Energiestro, che ha ricevuto finanziamenti dal programma europeo Horizon 2020, sta lavorando con due partner, Voltalia ed Engie, per realizzare impianti dimostrativi di accumulo con volani, rispettivamente in Guyana e nel parco solare sperimentale Themis nei Pirenei orientali.

Non resta che vedere se questa soluzione, al pari di altre, rimarrà allo stadio di piccoli impianti pilota o saprà ritagliarsi uno spazio di mercato.

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