Far diventare l’energia una competenza esclusiva dello Stato e ridurre al minimo il consumo di suolo con diverse misure: riutilizzo di aree edificate abbandonate, compensazioni ambientali, difesa dall’erosione.
Sono le due proposte di legge d’iniziativa popolare in tema di energia e ambiente, depositate in Corte di Cassazione dai Radicali italiani.
Per quanto riguarda l’energia, evidenziano i promotori, questo settore è tra le materie a competenza concorrente tra lo Stato e le Regioni. Da anni, quindi, “il nostro Paese soffre di veri e propri conflitti istituzionali in relazione alle infrastrutture energetiche, soprattutto per lo sviluppo delle energie rinnovabili”.
Da qui la richiesta di riformare il Titolo V della Costituzione prevedendo che la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia diventi una competenza esclusiva dello Stato.
Per quanto riguarda, invece, il consumo di suolo, la relativa proposta di legge prevede una serie di norme per proteggere e tutelare il suolo “come risorsa”, anche al fine di ridurre il rischio idrogeologico.
La raccolta firme, per queste e altre quattro proposte di legge d’iniziativa popolare, partirà il 1° luglio (fino a dicembre) con centinaia di banchetti sul territorio nazionale.
Ogni proposta dovrà essere firmata da 50mila cittadini per essere presentata in Senato. Sarà anche possibile firmare le iniziative in forma digitale.