Emissioni CO2: gas al primo posto assoluto in Europa nel settore elettrico

Le centrali a gas hanno superato anche quelle a lignite nel 2020 per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica. I dati Ember.

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Nel 2020 in Europa, per la prima volta, le centrali a gas hanno emesso più CO2 delle centrali a lignite (cosiddetto brown coal).

Così il gas è diventato la prima singola fonte di emissioni in assoluto nel settore elettrico europeo, perché nel 2019 aveva già superato il carbone (hard coal), si veda il grafico sotto, elaborato da Ember, think-tank indipendente specializzato nelle analisi in campo energetico.

Il gas, spiega Ember, ha contribuito con 236 milioni di tonnellate di CO2 (Mt) alle emissioni complessive annuali imputabili alla generazione elettrica, mentre lignite e carbone hanno fatto, rispettivamente, 205-154 Mt.

Le emissioni totali del settore elettrico nel 2020 sono diminuite del 17% in confronto al 2019, grazie soprattutto al declino di carbone e lignite e alle conseguenze della pandemia (calo della domanda energetica).

Questi dati sono strettamente connessi a quelli pubblicati da Ember a gennaio: nel 2020 le fonti rinnovabili per la prima volta hanno prodotto più energia elettrica delle fonti fossili nei 27 Stati membri Ue.

Come è andato il gas dal 2013 e quali prospettive ci sono

Osservando però la tendenza degli ultimi anni, si vede che mentre le emissioni di CO2 di lignite/carbone sono crollate del 58% dal 2013 (quasi 500 Mt in meno), le emissioni del gas sono cresciute del 23% nello stesso periodo 2013-2020 (45 Mt in più).

Ciò significa che lo scorso anno il gas valeva il 34% delle emissioni complessive del settore elettrico, 18 punti percentuali in più in confronto al 2013.

Il problema, osserva Ember, è che in molti casi la transizione energetica è avvenuta sostituendo il carbone con il gas e questa situazione rischia di peggiorare nei prossimi anni, se andranno in porto i tanti progetti per nuove infrastrutture gas in Europa.

Il nostro paese è un caso peculiare.

In Italia, infatti, ci sono 5,8 GW di nuovi impianti a gas pianificati da Enel ed Edison. Solo la Germania prevede di realizzare una quantità maggiore di nuove unità a gas: circa 6 GW.

Poi Grecia e Polonia puntano a costruire entrambe circa 3,5 GW di nuovo gas, riporta Ember su dati di Global Energy Monitor.

Ricordiamo infine che resta da chiarire quale sarà il ruolo futuro del gas fossile verso gli obiettivi climatici al 2030.

Bruxelles, infatti, sta definendo gli aspetti tecnici della tassonomia che distinguerà gli investimenti sostenibili sotto il profilo ambientale da quelli che invece sono dannosi per il clima.

E dalle ultime indiscrezioni diffuse da EurActiv, sembra che la Commissione Ue sia orientata a posticipare la decisione su gas e nucleare, rifilando la patata bollente agli Stati e al Parlamento.

A marzo Bruxelles aveva proposto di far entrare il gas fossile nella classificazione dei progetti green a determinate condizioni, in particolare per sostituire vecchi impianti a carbone con elevate emissioni di anidride carbonica.

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