Efficientare tutte le scuole pubbliche di Roma entro il 2030: un accordo tra Comune e Gse

Il Gse supporterà Roma Capitale anche nella riqualificazione di tutto il parco edilizio pubblico. Nel protocollo di intesa anche rinnovabili e comunità energetiche. Un programma ambizioso dentro una collaborazione triennale.

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Promuovere la diffusione degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico, utilizzo di fonti rinnovabili ed impianti per l’economia circolare.

Questo l’obiettivo del protocollo di intesta siglato da Roma Capitale e dal Gse.

L’accordo, spiega una nota di Roma Capitale, è volto in particolare a supportare la città nella programmazione degli interventi di riqualificazione dell’edilizia pubblica, promuovendo la transizione ecologica in primis negli edifici scolastici e successivamente in tutto il patrimonio edilizio pubblico.

Uno degli obiettivi simbolo di questo accordo prevede la riqualificare sotto il profilo energetico di tutte le scuole pubbliche di Roma entro il 2030. Un target che integrerebbe le attività già in corso sulle 212 strutture scolastiche del Comune e finanziate con i CIS (Contratti Istituzionali di Sviluppo).

Tutto ciò sarà possibile grazie alla sinergia tra le risorse a disposizione del Comune, gli strumenti di incentivazione gestiti dal Gse – come il Conto Termico – e il coinvolgimento di operatori e risorse private con le gare di fornitura d’energia.

Il protocollo ha poi altri obiettivi: favorire la produzione di nuova energia da fonte rinnovabile, valorizzando superfici e aree comunali idonee mediante l’installazione di impianti fotovoltaici; favorire l’elettrificazione dei consumi in città (sviluppando tra l’altro le postazioni di ricarica per veicoli elettrici); creare ‘Comunità Energetiche Rinnovabili’ (CER) e gruppi di autoconsumo collettivo.

C’è poi un capitolo per introdurre modelli innovativi per la chiusura del ciclo dei rifiuti urbani, come gli impianti di biodigestione anaerobica per la produzione di biometano e la produzione di energia elettrica e calore tramite il termovalorizzatore (ambedue previsti dal Piano Rifiuti di Roma Capitale, sebbene la seconda soluzione contestata da molti organizzazioni ambientaliste).

La collaborazione, che avrà una durata di 3 anni, si inquadra nel lavoro che Roma sta portando avanti con il programma europeo 100 Carbon-Neutral and Smart Cities by 2030 della Commissione Europea.

Oltre alle attività operative, il GSE sosterrà Roma Capitale con programmi di formazione, servizi di assistenza tecnica e con un sistema di tutoraggio dedicato.

Vedremo se già in questa legislatura tali iniziative andranno almeno parzialmente in porto o rimarranno nella lista dei “desiderata”.

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