Edilizia efficiente, in vigore da lunedì la direttiva Ue

È in vigore da lunedì 9 luglio la nuova direttiva UE 2018/844 del 30 maggio 2018 che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Il testo e le novità principali.

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È in vigore da lunedì 9 luglio la nuova direttiva UE 2018/844 del 30 maggio 2018 che, ricordiamo, modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

La direttiva – pubblicata in Gazzetta il 19 giugno scorso (vedi QualEnergia.it) e precedentemente approvata in via definitiva ad aprile dall’Europarlamento e dal Consiglio Europeo (vedi anche QualEnergia.it) – ha i seguenti obiettivi:

  • rendere più efficaci le strategie di ristrutturazione degli immobili a lungo termine che dovranno avere obiettivi chiari e misurabili per un settore edile idealmente decarbonizzato e un parco di edifici NZEB al 2050
  • consolidare la componente finanziaria e promuovere investimenti privati per il recupero del patrimonio edilizio esistente
  • sostenere lo sviluppo delle infrastrutture per l’elettromobilità
  • innalzare le soglie per l’obbligo delle ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria, confidando nell’apporto dei sistemi automatici di monitoraggio e controllo
  • incoraggiare l’uso delle tecnologie informatiche per edifici efficienti
  • migliorare la trasparenza delle metodologie di calcolo della prestazione energetica definite dagli stati membri
  • accrescere il ruolo dei consumatori, informandoli e proteggendoli dalla povertà energetica.

Cosa cambia

In dettaglio la Energy performance of buildings directive (Epbd) prevede la riduzione delle emissioni di CO2 del settore edilizio europeo dell’80-85% al 2050 rispetto ai livelli del 1990.

Gli Stati membri dovranno predisporre piani nazionali di lungo-termine con obiettivi intermedi al 2030 e 2040 e definire “indicatori misurabili per monitorarne l’attuazione”.

Il provvedimento prescrive tra l’altro la presenza di almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici negli edifici di nuova costruzione o in ristrutturazione in cui sono presenti più di 10 posti auto.

Sarà anche necessario installare infrastrutture di cablaggio per la ricarica di e-car nei nuovi edifici residenziali e in quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.

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