Ecobonus e impianti di climatizzazione invernale, le tecnologie ammesse alla detrazione

Il chiarimento dell'Enea nel documento aggiornato con tutte le domande frequenti sulla detrazione per il risparmio energetico degli edifici esistenti, con particolare riferimento agli impianti termici.

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Per accedere all’Ecobonus (ex legge 296/06) per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, è possibile utilizzare generatori di calore ad alto rendimento diversi dalle caldaie a condensazione?

Questa una delle FAQ a cui l’Enea ha risposto nel documento aggiornato a dicembre 2021 (allegato in basso), con particolare riferimento agli impianti termici.

Dal 2008 – ricorda l’Agenzia – sono ammesse alla detrazione anche le pompe di calore ad alta efficienza, anche con sonde geotermiche a bassa entalpia, i sistemi ibridi costituiti dall’accoppiamento di una caldaia a condensazione con una pompa di calore, le caldaie a biomassa e i micro-cogeneratori (per approfondire guarda la rubrica di QualEnergia.it “Le pompe di calore elettriche per la casa senza gas“).

Tutti i generatori – spiega l’Enea – devono rispondere ai requisiti prestazionali previsti dal Decreto Interministeriale 6 agosto 2020 (per i lavori iniziati prima del 6 ottobre 2020 i requisiti previsti dal DM 19.02.2007 “decreto edifici” e successive modificazioni).

Inoltre dal 2015 sono ammessi anche i generatori di calore a biomassa.

Nel caso invece di altri tipi di impianti termici, si può sempre usufruire delle detrazioni fiscali, ma facendo riferimento al comma 344 della legge finanziaria, sempre che, al termine dei lavori, gli stessi assicurino un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale non superiore a quanto indicato nell’allegato A al D.M. 11/03/08.

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