Dove l’elettricità non arriva, la portano le rinnovabili: 2018 record per le Fer off-grid

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Per la prima volta gli investimenti privati nel settore in tutto il mondo hanno superato 500 milioni di dollari, riporta Wood Mackenzie. Una sintesi dei dati e delle principali valutazioni.

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Cresce a livello mondiale, soprattutto in Africa, l’interesse per tutte quelle tecnologie che permettono alle persone di accedere all’energia nelle zone più remote, prive di normali collegamenti alle reti elettriche.

Parliamo di soluzioni off-grid, una definizione che comprende, in particolare, i sistemi solari domestici (SHS, Solar Home System) e le mini-reti alimentate con pannelli fotovoltaici o altre risorse pulite come le mini pale eoliche, al servizio di villaggi o intere comunità.

E con oltre 500 milioni di dollari il 2018 è stato l’anno record per gli investimenti privati in questo settore (+22% sul 2017) come riassume il grafico sotto (clicca per ingrandire), tratto da un recente rapporto diffuso da Wood Mackenzie Power & Renewables (qui si può scaricare una copia previa registrazione), che ha indagato l’evoluzione del mercato delle fonti rinnovabili “fuori-rete” e le sue prospettive future.

Dai pochissimi milioni di dollari investiti prima del 2010, si è saliti a diverse centinaia negli ultimi 2-3 anni, portando così il totale cumulativo a circa 1,7 miliardi di dollari alla fine del 2018.

Quindi il mercato delle tecnologie “verdi” nelle aree geografiche più svantaggiate, evidenzia Wood Mackenzie, per quanto si trovi ancora in una fase incerta del suo sviluppo, sta diventando sempre più maturo e dinamico.

A confermare questa tendenza è il denaro che diversi grandi nomi dell’energia, tra cui utility e colossi petroliferi (il rapporto cita EDF, Engie, Shell, Schneider Electric, Total) stanno riversando negli investimenti strategici in energie off-grid.

D’altronde, i dati parlano chiaro: circa il 13% della popolazione mondiale, quasi un miliardo di persone, vive senza un accesso all’energia elettrica; e un altro miliardo di persone non ha una fornitura stabile di elettricità, tale da garantire la continuità di una serie di servizi basilari (illuminazione, utilizzo di piccoli elettrodomestici eccetera).

Una realtà che riguarda in modo particolare l’Africa sub-sahariana, poi diverse regioni rurali dell’America Latina e dell’Asia.

Allora le opportunità di realizzare nuovi modelli di business sono enormi: ecco perché anche le grandi compagnie energetiche stanno investendo in tecnologie e soluzioni off-grid tramite acquisizioni di società specializzate nel settore, partnership strategiche, creazione di unità aziendali specifiche per il lancio di prodotti con il loro marchio.

Sono proprio quelle centinaia di milioni di potenziali clienti ad attirare l’attenzione delle aziende dell’energia su scala globale, spiegano gli analisti di Wood Mackenzie; milioni di persone che non solo acquisteranno l’energia, una volta che vi potranno accedere con piccoli impianti domestici o mini-reti di comunità, ma saranno anche portate ad acquistare altri prodotti o servizi il cui utilizzo prima era precluso: luci, televisori, frigoriferi e così via.

Dal 2010 al 2018, chiarisce infine lo studio con il prossimo grafico, le prime dieci società attive nel mercato dei sistemi solari domestici hanno investito nel complesso oltre 1,1 miliardi di dollari per portare offerte di tipo pay-as-you-go (quelle che sfruttano le connessioni della telefonia mobile per i pagamenti) a centinaia di migliaia di utenti che prima non potevano permettersi un accesso sicuro all’energia elettrica.

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