Detrazioni fiscali ed eredità, nuovo chiarimento delle Entrate

La morte dell’erede che era subentrato nel fruire dello sgravio interrompe il passaggio del beneficio ad altri.

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In caso di decesso dell’erede che ha acquisito le quote di detrazione fiscale non fruite da chi ha sostenuto le spese agevolabili, le quote residue non si possono trasferire all’erede successivo.

L’Agenzia delle entrate torna a parlare di trasferimento delle detrazioni fiscali.

Come sappiamo, se viene a mancare chi ne ha diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all’erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.

Se muore anche l’erede che per primo era subentrato nel diritto alla detrazione, però, si interrompe il passaggio dell’agevolazione all’erede successivo.

Questo a prescindere dal fatto che quest’ultimo utilizzi l’immobile acquisito per successione ad abitazione principale, spiega l’Agenzia sul suo organo Fisco Oggi, rimandando alla risposta 612 del 2021 e alla circolare 7/E dello stesso anno.

Lo stesso accade, precisa, in caso di vendita o donazione da parte dell’erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene: le quote residue della detrazione da questi non fruite, quindi, non si trasferiscono all’acquirente o al donatario.

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