Contributi nazionali per riqualificare i piccoli comuni italiani

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Il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni finanzia anche gli interventi per l'efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico e per la produzione di energia rinnovabile da risorse locali.

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È già possibile candidarsi al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri che eroga fondi ai piccoli comuni italiani per la loro riqualificazione, anche energetica.

Il bando (allegato in fondo), predisposto dal Dipartimento Casa Italia, seleziona i progetti da finanziare nell’ambito del “Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni” (decreto allegato in fondo).

Questa misura ha una dotazione finanziaria di circa 160 milioni di euro, stanziati dalla legge 158 del 6 ottobre 2017.

Il bando è rivolto ai Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, o istituiti con una fusione tra Comuni aventi ciascuno meno di 5.000 abitanti (elenco in fondo).

Gli interventi del piano nazionale sono:

  • recupero e riqualificazione di immobili esistenti e di aree dismesse, e per la riduzione del rischio idrogeologico
  • messa in sicurezza e riqualificazione di infrastrutture stradali e di edifici pubblici, in particolare quelli scolastici, quelli destinati ai servizi per la prima infanzia e le strutture pubbliche con funzioni socio-assistenziali
  • riqualificazione e accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico, nonché realizzazione di impianti per la produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili
  • acquisizione e riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado, anche al fine di sostenere l’imprenditoria giovanile per l’avvio di nuove attività turistiche e commerciali per valorizzare e promuovere il territorio e i suoi prodotti
  • acquisizione di case cantoniere e del sedime ferroviario dismesso
  • recupero e riqualificazione urbana dei centri storici, anche per realizzare alberghi diffusi
  • recupero di beni culturali, storici, artistici e librari
  • recupero dei pascoli montani, anche per favorire la produzione di carni e di formaggi.

A ciascun progetto è attribuito un punteggio massimo di 100, nel rispetto dei seguenti criteri, specificati nel decreto del piano nazionale:

  • tempi di realizzazione degli interventi: 20 punti (massimo)
  • capacità e modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati: 20 punti
  • miglioramento della dotazione infrastrutturale, secondo i criteri di sostenibilità ambientale: 20 punti
  • valorizzazione delle filiere locali della green economy: 15 punti
  • miglioramento della qualità di vita della popolazione, del tessuto sociale e ambientale: 15 punti
  • impatto socio-economico degli interventi, con particolare riferimento agli incrementi occupazionali: 10 punti.

Il decreto precisa che, quando parla di “sviluppo sostenibile”, si può far riferimento per esempio alla: produzione di energia da fonti rinnovabili locali (micro impianti idroelettrici, biomasse, biogas, eolico, cogenerazione e biometano); efficienza energetica e integrazione intelligente degli impianti e delle reti; sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production); sviluppo di un modello di azienda agricola rinnovabile e indipendente dal punto di vista energetico, attraverso la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili nei settori elettrico, termico e dei trasporti.

L’importo massimo del finanziamento concedibile per ciascun progetto presentato dal Comune in forma singola, è pari a 700mila euro. Per i progetti presentati in forma associata, questo importo è moltiplicato per il numero dei Comuni facenti parte della convenzione o per i quali l’Unione presenta il progetto. Non sono ammesse a finanziamento le spese sostenute prima della pubblicazione del bando.

Per partecipare, gli enti locali devono compilare il questionario nella sezione “Bando piccoli Comuni” del sito del Dipartimento Casa Italia, entro l’8 agosto 2023. Il comune riceverà conferma automatica all’indirizzo di posta elettronica certificata indicata nel questionario.

Le date di apertura e chiusura della successiva fase di presentazione delle domande saranno comunicate sul sito di Dipartimento Casa Italia. Le richieste di supporto e assistenza possono essere inviate all’indirizzo dedicato di posta elettronica [email protected].

Per informazioni: Dipartimento Casa ItaliaAnci

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