Contributi per moderni impianti a biomassa: tutti i bandi regionali

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Il turnover tecnologico con incentivi fino al 100%. Il punto sui bandi attivi per sostituire vecchi dispositivi con moderne stufe e caldaie a legna, pellet e cippato. L'analisi di Aiel e le integrazioni di QualEnergia.it

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Sostituire vecchi impianti obsoleti con apparecchi moderni ed efficienti a legna, pellet e cippato oggi conviene.

Grazie ai bandi locali attivati in molte regioni italiane, è possibile ottenere contributi consistenti, spesso cumulabili con l’incentivo nazionale Conto Termico, per passare a tecnologie di ultima generazione, efficienti, performanti e a basse emissioni.

I vecchi apparecchi, spesso inefficienti e non a norma, sono tra le principali fonti emissive del riscaldamento domestico. I nuovi sistemi a biomassa legnosa certificati, invece, permettono di abbattere drasticamente le emissioni di particolato, garantendo al tempo stesso comfort, risparmio e sostenibilità.

Incentivare questa sostituzione è un’azione per promuovere un’energia pulita, economica e rinnovabile e proprio per questo AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali) fa il punto sulle principali opportunità in Italia, con l’obiettivo di offrire ai cittadini uno strumento utile, chiaro e aggiornato per orientarsi tra le agevolazioni disponibili.

Di seguito i contributi aperti con il link alla nostra rubrica bandi e appalti.

Provincia Autonoma di Trento

Fino al 31 ottobre 2025 i residenti del Trentino possono richiedere il contributo del Bando stufe per sostituire impianti a biomassa obsoleti.

Previsti fino a 2.000 € per stufe a 4-5 stelle, fino a 4.000 € per caldaie a biomassa o impianti a emissioni zero, più 1.000 € extra per adeguamenti alla canna fumaria.

Il contributo copre fino al 100% della spesa. Il bando ha una dotazione di 1,5 milioni di euro e punta a migliorare la qualità dell’aria sul territorio provinciale.

Provincia Autonoma di Bolzano

Anche la Provincia Autonoma di Bolzano ha emanato un bando che sostiene il turnover tecnologico del parco generatori a biomassa legnosa sul proprio territorio, e lo fa per le aree della provincia che non sono asservite da un impianto di teleriscaldamento, tecnologia molto presente grazie allo stretto rapporto con la filiera foresta-energia del territorio.

Il plafond messo a disposizione ammonta a 3,6 milioni di euro e la scadenza per la richiesta di incentivo è fissata al 30 giugno 2027.

Il bando incentiva la sostituzione di vecchie caldaie a biomassa con potenza compresa tra 35 e 500 kW, risalenti al 2003 e anni precedenti, con una nuova caldaia con potenza nominale inferiore o uguale a 500 kW classificata 5 stelle. I beneficiari sono imprese, persone fisiche e enti senza scopo di lucro.

Regione Lombardia

In Lombardia la Regione ha riaperto anche quest’anno il bando biomasse per sostenere la sostituzione dei generatori obsoleti con nuove stufe e caldaie a legna, pellet e cippato.

Il bando prevede un abbassamento delle aliquote di finanziamento e l’introduzione di massimali specifici per i condomini. Le condizioni di accesso variano in base all’altitudine del Comune, con limiti di emissione più restrittivi per le aree a bassa quota. Il contributo cumulato con il Conto Termico può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili, con massimali che variano in base alle emissioni del nuovo impianto.

La Regione Lombardia ha attivato anche una misura per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e dei Servizi Abitativi Pubblici, con una dotazione complessiva di 33,85 milioni di euro.

Il bando, rivolto a Comuni, enti locali e ALER, finanzia al 100% gli interventi di eco-efficientamento su interi fabbricati. Tra le opere ammissibili rientra anche l’installazione di impianti di riscaldamento rinnovabili alimentati a biomassa legnosa, a condizione che rispettino i requisiti ambientali previsti dalla normativa regionale. Per impianti sopra i 35 kW, valgono i nuovi limiti emissivi introdotti dalla DGR n. XII/3649 del 16.12.2024. Le domande possono essere presentate fino all’8 agosto 2025.

Regione Lazio

Tra i bandi più recenti c’è quello attivato dalla Regione Lazio, che ha stanziato circa 3 milioni di euro per il periodo 2024-2026 per la sostituzione di stufe e caldaie obsolete a biomassa con generatori nuovi ed efficienti.

Il contributo copre fino al 50% dell’importo già riconosciuto dal Conto Termico, permettendo di raggiungere una copertura massima del 97,5% delle spese. Gli interventi ammissibili sono quelli finanziati dal Conto Termico con una classe prestazionale dell’apparecchio da sostituire inferiore alle 4 stelle. Gli impianti devono essere ubicati nei Comuni (elencati nel bando) con il maggior livello di inquinamento atmosferico.

Regione Campania

La Campania  aveva un bando per la sostituzione degli impianti termici civili alimentati a biomassa legnosa con scadenza al 31 ottobre 2025, ma le risorse finanziarie sono esaurite.

In attesa dei nuovi fondi da stanziare, l’ente regionale informa che le istanze pervenute fino ad oggi e non evase, e quelle che saranno presentate, sono inserite in una lista di attesa per poi essere lavorate in ordine cronologico. Il contributo regionale, erogato a sportello, varia fino a 6.000 euro per le pompe di calore e 10.000 euro per le caldaie a legna/cippato. Ogni soggetto poteva presentare al massimo due istanze.

Regione Emilia-Romagna

Esaurite le risorse del precedente bando, la Regione Emilia-Romagna ha stanziato ulteriori 19 milioni di euro per sostituire caldaie, stufe e vecchi camini con dispositivi di ultima generazione.

Il contributo regionale può coprire fino al 100% della spesa ammissibile per sostituzioni con nuovi impianti di classe 5 stelle o pompe di calore. I nuovi generatori devono avere la certificazione ambientale di classe 5 stelle. L’avviso era rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna, già assegnatari del contributo Conto termico del GSE. C’è tempo fino al 31 dicembre 2025 per la richiesta dell’aiuto economico.

Regione Puglia

In Puglia, i cittadini dei Comuni caratterizzati da livelli critici di PM10 (elencati nel bando) possono beneficiare di un bando per la sostituzione di generatori domestici a biomassa.

I contributi, che variano fino a 10.000 euro per caldaie a legna/cippato, sono cumulabili con il Conto Termico e coprono il 100% delle spese ammissibili. Le domande possono essere presentate fino al 1° dicembre 2025. Le risorse disponibili ammontano a 100.000 €.

Regione Toscana

La Regione Toscana stanzia 1.000.000 € per sostituire stufe e camini a biomassa con generatori a 4 o 5 stelle nei 14 Comuni della piana di Lucca. Il bando è rivolto ai residenti in immobili sotto i 200 m slm.

Il contributo arriva a 3.000 €, aumentabile in base all’ISEE, ed è cumulabile con l’incentivo Conto Termico e le detrazioni fiscali. Sono ammesse solo sostituzioni di impianti a 3 stelle o meno, iscritti al SIERT e in uso nel 2024/25. Domande aperte fino a esaurimento fondi; spese valide dal 23 aprile 2025.

Regione Piemonte

La Regione Piemonte aveva prorogato al 1° settembre 2025 il termine per la presentazione delle istanze di partecipazione al bando per la sostituzione di generatori a biomassa legnosa. Tuttavia, lo sportello per la presentazione delle domande è stato chiuso il 6 maggio 2025, per esaurimento del plafond disponibile.

Il contributo a fondo perduto copriva fino a 3.000 euro per le caldaie a 5 stelle, incentivando così la rottamazione di impianti obsoleti e il miglioramento dell’efficienza energetica. Considerando che questo bando rientrava nel Piano regionale della Qualità dell’aria e che era in vigore già del 2022, monitoreremo un’eventuale riapertura.

Bisogna comunque ricordare che, oltre ai bandi specificamente dedicati al miglioramento degli impianti termici a biomassa, esistono anche altri strumenti di finanziamento che, pur non essendo focalizzati esclusivamente su questo ambito, includono tra le spese ammissibili anche la riqualificazione di tali impianti (vedi Archivio Bandi e Appalti).

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