Consumi gas in Italia nel primo trimestre 2022: cala l’import dalla Russia

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Tra gennaio e marzo la domanda di metano cresce dell'1,2%. Scende l'importazione del gas russo del 19,7%, con 1,4 mld di mc in meno, sopperita dall'aumento nell'utilizzo delle scorte, dal Tap, dall'import del Nord Europa e un po' dal Gnl.

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I primi tre mesi del 2022 sono stati importanti per la questione gas a causa del rincaro dei prezzi della seconda metà del 2021 e per l’invasione dell’Ucraina dal 24 febbraio.

Vediamo allora come sono andati i consumi di metano nel nostro paese secondo i dati forniti dal MiSE-DGSAIE.

Nel mese di marzo la domanda è cresciuta del 4,1% sullo stesso mese del 2021, con quasi 8 miliardi di mc consumati, di cui 6,7 circa importati. Dalla Russia sono arrivati 2,3 mld mc, così come nel marzo 2021 (mentre a febbraio si registrava una diminuzione del 18,7% dell’import da Mosca). Scarsa anche a marzo la produzione nazionale (appena 280 milioni di mc), ma con un export piuttosto elevato rispetto al normale e una crescita significativa nell’utilizzo delle scorte.

Nella tabella (fonte: MiSE-DGSAIE), il consumo di marzo 2022 e del primo trimestre confrontato al 2021.

Primo trimestre 2022: le fonti dell’import di gas

Le importazioni di gas naturale nel primo trimestre 2022 crescono dell’8,2% sul periodo gennaio-marzo 2021, circa 1,4 mld mc in più.

Nel complesso del periodo gennaio-marzo 2022 le importazioni dalla Russia calano del 19,7%, all’incirca della stessa quantità dell’import totale di gas estero (-1,36 mld mc), a fronte di un aumento della domanda dell’1,2%.

Diventa primo fornitore di questo inizio anno, sebbene di poco, l’Algeria (5,6 mld di mc) che copre il 30,1% dell’import, peraltro più che raddoppiato rispetto al primo trimestre del 2020, mentre la Russia scende al 29,6%.

Risale fortemente la fornitura dal Nord Europa (+249%), da dove sono arrivati nel primo trimestre 1,3 mld mc di gas in più rispetto allo stesso periodo 2021.

In diminuzione del 44% l’import dalla Libia da cui è arrivato in tre mesi solo mezzo miliardo di metri cubi.

Dal gasdotto che arriva in Puglia, il Tap, sono arrivati 2,3 mld di mc di metano provenienti dai giacimenti dell’Azerbaijan; nel primo trimestre questo gas ha rappresentato il 12,3% dell’import del periodo (era il 5,5% lo scorso anno) e il 9,1% della richiesta del paese. La capacità di trasporto del Tap è di 10 miliardi di metri cubi ogni anno.

Nel complesso si registra un incremento del gas importato dai terminal GNL: si tratta però di soli 767 milioni di mc in più rispetto allo stesso periodo del 2021; nel complesso i circa 3 mld di mc di gas liquefatto costituiscono l’11,8% della domanda nazionale del trimestre.

La produzione nazionale scende ancora: -12,1% sul 2021. Nel primo trimestre rappresenterebbe appena il 3,2% della domanda nazionale.

Secondo fonte Snam il flusso di gas dalla Russia nel mese di aprile in entrata al punto di Tarvisio è stato regolare, probabilmente solo in leggero calo rispetto allo scorso anno, quando si era attestato nel mese intorno a 2,6 mld di mc.

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