Consigli per tagliare i costi dell’energia nelle piccole imprese

Con semplici interventi, o comunque non ad elevato investimento, si possono ottenere risparmi energetici significativi in alberghi, ristoranti, bar, fast-food, negozi alimentari o altri prodotti, uffici. Qualche idea in un opuscolo presentato nel progetto Energy CheckUp.

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Ridurre la bolletta energetica per le piccole e medie imprese che sono attive in settori come alberghi, ristoranti, bar, fast-food, vendita a dettaglio di prodotti alimentari, vendita di prodotti di genere non alimentare, uffici.

È lo scopo di un progetto, Energy CheckUp, cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Energia intelligente per l’Europa.

QualEnergia.it ne aveva parlato già nel 2016 con Daniele Forni di FIRE, partner del progetto insieme ad Unioncamere (Come spingere le micro-imprese a fare efficienza energetica).

L’ingegnere della Fire ci aveva spiegato come con semplici interventi il risparmio energetico, che va da qualche punto percentuale al 10-20%, e anche molto di più in alcune situazioni, dipende molto dai singoli casi, ma tuttavia è proprio nelle imprese molto piccole che c’è anche il maggior potenziale.

Sottolineava anche il fatto che spesso ci sono apparecchiature in stand by o gestite in modo inefficiente. Ad esempio non vengono mai puliti gli scambiatori dei frigoriferi. Sull’illuminazione si può fare tantissimo, così come su riscaldamento e raffrescamento. Ad esempio, ci sono vetrine che si possono schermare con pellicole a costi contenuti e con diversi vantaggi, non solo energetici.

Le imprese possono fare questi interventi, soprattutto quando è in atto una ristrutturazione, magari realizzata per altri scopi.

A distanza di due anni resta di attualità un opuscolo, “20 misure per aiutare la tua impresa a risparmia energia (e denaro” (allegato in basso), pubblicato nell’ambito del progetto, che spiega brevemente 20 diversi interventi che possono realizzare le PMI, con relativi livelli di investimento e stime dei tempi di ritorno.

Le misure contenute nella pubblicazione sono solo alcuni esempi delle opportunità esistenti per le imprese indicate.

L’intero progetto mette a disposizione online in forma gratuita uno strumento di analisi (Energy Scan) che permette alle PMI di conoscere quali misure possono essere applicate per ottenere significativi risparmi energetici ed economici. Nel sito ci sono poi video, elenchi di fornitori e altri documenti scaricabili.

Nell’opuscolo gli interventi sono suddivisi per aree: illuminazione; riscaldamento, ventilazione, aria condizionata; energia e acqua; edificio.

Per esempio un investimento contenuto con risparmi importanti è la classica sostituzione di lampade ad incandescenza con luci Led.

Nell’ambito del climatizzazione si parla di raffrescamento free-cooling. Si tratta di un sistema per utilizzare le basse temperature esterne quando le condizioni lo permettono. Nel caso di free-cooling diretto il sistema di raffrescamento funziona con un mix di aria esterna e di aria di ricircolo modulata da una valvola. Le valvole sono situate all’esterno delle prese d’aria, dello scarico di aria esausta e di ricircolo. Si possono avere due casi:

  • il caso in cui l’aria esterna sia più fresca di quella interna, si aumenta il flusso di aria esterna e si riduce il ricircolo, per fornire la temperatura dell’aria richiesta; in questo caso il sistema di raffreddamento non viene utilizzato in certi periodi dell’anno, spesso di notte.
  • quando la temperatura dell’aria esterna è superiore alla temperatura dell’ambiente, le serrande si parzializzano, riducendo la quantità di aria esterna per mantenere al minimo il carico dell’impianto di raffreddamento.

I risparmi energetici dipendono dalle condizioni operative, e possono andare dal 20 al 40%.

Un’altra misura, tra le tante, è di collegare la lavastoviglie al circuito dell’acqua calda. Quando la lavastoviglie viene utilizzata spesso si possono ottenere risparmi usando direttamente acqua calda, evitando di usare acqua riscaldata elettricamente dalla lavastoviglie, ma da una caldaia, da un impianto solare termico o con recupero termico (es. da impianto frigorifero).

Per grandi impianti si può raggiungere circa il 10% di risparmio. Per piccoli impianti, il risparmio può arrivare al 60%. Le percentuali di risparmio indicate sono relative sia all’energia consumata che alla potenza massima. Si riduce il consumo di energia (kWh), ma si ha anche l’effetto di abbassare la richiesta di potenza di picco (kW).

Per le superfici dell’edificio si consigliano l’isolamento della facciate e l’utilizzo dei vetri isolanti.

Anche isolare i tubi dell’acqua calda può portare interessanti risparmi, soprattutto per i tubi di ricircolo dell’acqua calda sanitaria. Isolando anche i raccordi e le valvole dell’impianto di acqua calda si eviteranno inutili sprechi di energia.

20 misure per aiutare la tua impresa a risparmia energia (e denaro) (PDF)

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