Come potenziare e semplificare il Superbonus: le proposte di Fillea Cgil-Legambiente

Proroga al 2025, accesso al credito, formazione professionale. Sintesi e documento allegato.

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Come potenziare e semplificare il Superbonus 110% in edilizia? Quali limiti si sono riscontrati finora nella sua applicazione?

Fillea Cgil e Legambiente hanno appena diffuso un documento con quattro proposte per migliorare la maxi detrazione fiscale, intitolato “Un Superbonus veramente per tutti. 110% e riqualificazione del patrimonio edilizio: le riforme nel Recovery Plan per accelerare la decarbonizzazione e ridurre le disuguaglianze” (link in basso).

Le soluzioni presentate dal sindacato e dall’associazione ambientalista riguardano: semplificazione intelligente, proroga e revisione del Superbonus, credito agevolato, formazione professionale.

Le semplificazioni necessarie

In tema di semplificazione, si legge in una nota congiunta, si devono facilitare gli interventi di riqualificazione che intervengono su facciate e tetti degli edifici per ridurre i consumi energetici semplificando la loro attuazione.

Quindi i Comuni, secondo i proponenti, dovrebbero approvare le linee guida architettoniche-paesaggistiche al fine di garantire omogeneità e coerenza degli interventi, in alternativa alle attuali verifiche di conformità e di approvazione per le aree non centrali. Per i centri storici occorre rivedere i passaggi autorizzativi per la realizzazione di impianti solari sui tetti e definire regole chiare e criteri per la tutela di ambiti di particolare pregio, viste anche le tecnologie in evoluzione che riguardano la trasparenza dei pannelli e i coppi solari.

Inoltre, gli interventi di isolamento con la realizzazione di cappotti termici senza modifica delle facciate e delle coperture, secondo Fillea e Legambiente, vanno compresi nella manutenzione ordinaria. Gli interventi di isolamento termico con modifica delle facciate e delle coperture, e di disposizione di finestre e aperture che non modificano le parti strutturali degli edifici, vanno compresi tra gli interventi di manutenzione straordinaria senza dover pagare oneri né contributi di costruzione.

Tali interventi, si legge nelle proposte, vanno consentiti in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e delle distanze di cui al Dm 1444/1968, nel rispetto delle norme del codice civile e della normativa antincendi. Vanno escluse le aree e gli immobili di cui agli artt. 10 e 142 del Dlgs 42 del 2004 salvo espressa autorizzazione della competente Sovrintendenza.

Infine, per tutti gli interventi di riqualificazione energetica, si dovrà applicare per le decisioni quanto previsto dall’articolo 26, comma 2 della Legge 10/1991, attraverso la maggioranza semplice delle quote millesimali rappresentate dagli intervenuti in assemblea.

Proroga al 2025

La seconda proposta di Fillea Cgil e Legambiente è prorogare il Superbonus al 31 dicembre 2025, semplificando l’accesso; ad esempio, allargando l’accesso agli incentivi per edifici esistenti non provvisti di impianti fissi (a vantaggio degli incapienti e degli interventi in centro storico o nei complessi di case popolari, in particolare al sud, dove il riscaldamento è spesso erogato attraverso apparecchi mobili).

Inoltre, occorre allargare e definire meglio la platea degli interventi, ad esempio per raggiungere la Classe A, per interventi coordinati di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico, per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Fondo di garanzia per credito agevolato

Fillea e Legambiente propongono la costituzione di un Fondo di garanzia presso il ministero delle Finanze per il credito a tasso agevolato alle famiglie e alle imprese che realizzano gli interventi, così come è stato già fatto in tutti i Paesi europei che stanno realizzando significativi interventi di miglioramento del patrimonio edilizio.

Con questo Fondo si permetterebbe alle famiglie a basso reddito di accedere al credito direttamente presso sportelli bancari e uffici postali, con prestito spalmato su dieci anni, anche senza cessione del credito oppure di accedere al prestito per la parte di spesa non coperta dalla cessione.

Investire in formazione

Infine, Fillea e Legambiente propongono di riconvertire ogni anno almeno 20-30 mila operai e impiegati già presenti nel settore e far accedere al mercato 10-15 mila giovani tecnici (apprendisti specializzati, neo diplomati, laureati, diplomati ITS): tutto questo per garantire al green building le professionalità adeguate.

  • Il documento con le proposte (pdf qui):

Superbonus - Proposte di rilancio Legambiente Fillea

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