Colonnine di ricarica per auto elettriche: come accedere alla detrazione fiscale

Lo sgravio, pari al 50% della spesa, vale per soggetti Irpef, soggetti Ires, singoli o condomìni.

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Come noto, il cosiddetto bonus auto, oltre agli incentivi per acquistare auto elettriche o a basse emissioni e alle tasse maggiorate per le più inquinanti, prevede sgravi per dotarsi delle infrastrutture di ricarica per i mezzi elettrici.

Per le spese di acquisto e installazione di punti di ricarica per i veicoli elettrici sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, infatti, si è varata una nuova detrazione fiscale del 50%, su un ammontare complessivo non superiore a 3.000 euro da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

Questa detrazione dell’imposta sui redditi, chiariamo, spetta sia ai soggetti Irpef che ai soggetti Ires e che viene riconosciuta anche per gli acquisti effettuati dai condomìni.

Il decreto attuativo pubblicato in Gazzetta nei giorni scorsi (decreto 20 marzo 2019) precisa che per fruire della detrazione i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale, “ovvero con altri sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”, cioè: carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari.

Il contribuente è tenuto a conservare ed esibire, previa richiesta degli uffici finanziari, le fatture, le ricevute fiscali, la ricevuta del bonifico e altra idonea documentazione comprovante le spese effettivamente sostenute.

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